Dopo l’uscita del cortometraggio “Un’altra musica“, in cui il cantautore Arau ha incarnato uno dei tanti artisti che negli anni, con la speranza di trovare ascoltatori per la propria musica,
si sono ritrovati a ripercorrere le strade già percorse dai loro miti del passato (e che potete rivedere tramite questo link, esce oggi ufficialmente il singolo “L’anno che verrà“, eseguito dal vivo nel cortometraggio.
Il brano non è una semplice cover ma è la personale rivisitazione che il musicista sardo ha fatto del capolavoro di Lucio Dalla in compagnia della sua fedele chitarra Slide Weissenborn da ginocchia, ormai marchio di fabbrica della musica di Arau.
Trovate il singolo qui:
“L’anno che verrà” nell’originale versione di Arau è inoltre disponibile in tutti i maggiori store musicali (Youtube, Amazon, Google Play, Napster, Shazam e molti altri).
Biografia di Arau
“Arau” in lingua sarda indica l’atto della coltivazione, il nostro solco, la nostra identità. Con simili intenti è nato il progetto musicale Arau, da un’idea del cantautore Toni Cogoni, nato e vissuto in Sardegna per 24 anni, poi trasferitosi a Bologna dove risiede tuttora.
Dopo essere stato leader di diverse band bolognesi, Toni ha deciso di intraprendere la carriera solista, prima con il progetto TiONI e successivamente con Arau, accompagnato dal violoncello di “Fresco” Cellini. Con questo progetto è stato pubblicato, nel marzo 2013, l’album “Rabdoamanti”, il cui titolo gioca con le parole per descrivere malinconicamente la decadenza e la vulnerabilità dell’animo umano, la ricerca di se stessi e del mondo che sogniamo di vivere. Le canzoni e i testi contenuti in questo primo lavoro descrivono una attenta visione delle cose e dell’animo umano, attraverso temi ricercati e melodie raffinatamente italiane.
Si sviluppa così la precisa identità musicale del cantautore, che segue un proprio percorso artistico senza cedere a compromessi ma presentando se stesso e le proprie emozioni in maniera diretta e sincera.
Nell’aprile del 2016 viene pubblicato “Gravity”, singolo di lancio del nuovo disco, “La Lunga Eclisse”, uscito il 13 luglio 2016. Questo nuovo lavoro raccoglie canzoni che raccontano il romanticismo nelle sue diverse forme. Il secondo singolo tratto dall’album, la title-track “La Lunga Eclisse” è uscito il 23 maggio 2017 accompagnato da un videoclip girato da Oscar Serio e promosso dall’Associazione Brincamus e da Artlovers Promotion.
A settembre 2018 l’artista è tornato sulle scene con un progetto particolare dedicato ai grandi cantautori italiani. Il titolo di questo nuovo progetto è “Un’altra musica” e il cantautore sardo ha deciso di inaugurarlo proponendo una sua particolare versione de “L’anno che verrà” di Lucio Dalla, accompagnando l’uscita del brano con un vero e proprio cortometraggio girato nella storica trattoria “da Vito” di Bologna, dove tanti cantautori (tra cui lo stesso Lucio Dalla) si ritrovavano sin dagli anni ’60.
Musicalmente Arau abbraccia diversi generi, dall’indie-rock alla canzone d’autore; canta e suona le sue chitarre acustiche come un percussionista, con tecniche di percussion body, richiami in air-tapping e chitarre slide da ginocchia Weissenborn, che valorizzano il live con un impatto visivo emozionante.
Credits:
Riadattamento musicale de “L’anno che verrà” (L. Dalla) scritta da Arau
Registrato al Boat Studio di Marco Paradisi (www.boatstudio.it)
Voce, slide weissenborn: Arau
Basso: Marco Paradisi
Piano elettrico: Dennis Borgatti
Batteria: Daniele Berni
Prodotto da Arau
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