Anima elettronica, cuore grunge, tocco pop, pensiero alieno, mi chiamo Matteo, sono nato a Bologna nel 1985 e faccio musica dal 1843.
Ecco come si presenta Matteo Mucavero in arte LOQI, un artista talentuoso ancora poco conosciuto, in continuo movimento e attivo su diversi progetti.
Cantautore: Una dopo l’altra stanno uscendo canzoni di stampo cantautorale come “Guardarsi Dentro”, “Sono Un Orso” e “Per Illudermi”, parte del suo nuovo percorso, mentre “Sorridere” (finalista del Capitalent 2017) e “Memento Audere” fanno parte di un album, “Audere”, uscito nel 2015.
Con “Sono Un Orso” a maggio 2018 ha partecipato come semifinalista al premio Pierangelo Bertoli.
Busker: un artista di strada. Da quando si è innamorato di uno strumento svizzero chiamato handpan, o come a lui piace definirlo, “astropentola”, si è fiondato nelle strade di mezza europa a suonarlo.
Per strada lo si può incontrare anche con la chitarra sotto braccio ma, per non farsi mancare nulla, Matt suona produce e compone musica elettronica, dall’ambient alla trance psichedelica, e uno dei nomi riservati a questo progetto è The Teqnobusker: “anche questo progetto è nato per strada e prosegue sia nel suo luogo d’origine che indoor, improvviso e intepreto il luogo ed il momento, preferibilmente seduto per terra e circondato di strumenti elettronici.”
Ormai da quattro anni gira i migliori festival di arte di strada italiani, tra cui spiccano il Ferrara Buskers Festival (per quattro edizioni) e il Bascherdeis di Vernasca (PC). Ha pubblicato due album relativi a questo progetto: “Live Gems” – una raccolta di sessioni live registrate in presa diretta – e “Teqno Tapes vol.1” – un album di otto brani, di cui ha anche prodotto il formato audiocassetta.
Abbiamo voluto fare qualche domanda a Loqi:
E’ vero che vivi di Musica? Come reagiscono le persone quando glielo dici?
“É vero, da circa quattro anni. Eh, come reagiscono!? Mi chiedono: “sì, ma di lavoro cosa fai?””
Nasci busker e la cosa ti è sempre piaciuta molto, cosa ti restituisce?
“Suonare per strada è tra le esperienze più belle e formanti che io abbia mai avuto, sia dal punto di vista prettamente musicale sia da quello della crescita personale. Come tutte le esperienze belle restituisce anche tante ferite però.”
Sei stato ospite al Barone Rosso, programma di Red Ronnie, com’è lui?
“Red è esattamente come lo si vede. Spontaneo e incredibilmente appassionato ed interessato a ciò che fa, e a chi ospita, sconosciuti compresi. Non amo passare per adulatore, ma è talmente raro trovare persone del suo calibro disposte ad ascoltare e darti spazio che non riesco a provare altro che gratitudine.”
Grazie a Red Ronnie il 16 novembre di quest’anno sei arrivato alla finale del “Fiat Music” ed hai suonato al teatro Ariston di Sanremo? Raccontaci qualcosa di quella sera.
“Suonare all’Ariston è assurdo. Le circostanze, come hai detto tu, erano diverse dal Festival ovviamente, ma è un luogo talmente intriso di musica e di storia che sembra di sentirlo risuonare anche nel totale silenzio del pomeriggio, prima che il carosello dei soundcheck inizi. Un vero privilegio avere inciso le mie note per sempre in quel luogo così importante.”
Cos’è #SuonoDaTe?
“É il tour di house-concert ideato in collaborazione con Guestar (www.guestar.com), portale che si occupa di portare artisti a casa di chi si rende disponibile ad ospitare un house concert. É appena iniziata la promozione, e la data zero è stata superlativa. Porto in giro per l’Italia, ma anche fuori se si presenta l’occasione, concerti intimi e, come amo definirli, “scalda – cuore”, dove alterno mie canzoni e cover, tutto in chiave acustica, cantautorato, pop e ballate rock sono alla base del sound proposto.”
Ecco i riferimenti per conoscere e contattare Loqi
Paolo De Feudis – Onda Musicale