Marilyn Manson, pseudonimo di Brian Hugh Warner nasce a Canton il 5 gennaio 1969 ed è un cantautore e attore statunitense, noto per essere il frontman della band omonima, della quale è fondatore e unico membro stabile.
Il suo nome d’arte è stato creato accostando i nomi di due figure iconiche statunitensi degli anni sessanta (quello dell’attrice Marilyn Monroe con il cognome del serial killer Charles Manson) al fine di sottolineare la bizzarra dicotomia della società come una critica e contemporaneamente elogiativa stima nei confronti degli Stati Uniti e della loro cultura. I suoi comportamenti controversi e le polemiche dovute ai suoi testi lo hanno portato ad avere grande impatto sul pubblico. Marilyn Manson nacque in Ohio, unico figlio di Barb Wyer e Hugh Warner: ha discendenze polacche e tedesche dalla parte del padre, ed è lontano parente del commentatore politico conservatore Pat Buchanan.
Fin dall’infanzia ebbe una vita piuttosto strana e molto movimentata: nella sua autobiografia La mia lunga strada dall’inferno, raccontò a proposito delle perversioni sessuali del nonno (tra cui zoofilia e sadomasochismo), delle quali si accorse insieme a suo cugino Chad, scoprendo nella cantina di casa riviste pornografiche di ogni tipo, falli finti, film a luci rosse e biancheria intima da donna. La cantina del nonno rappresentava per lui un luogo oscuro e infernale, che lo spaventava molto ma che al tempo stesso lo incuriosiva. Queste esperienze lo portarono in futuro a creare il gruppo musicale Marilyn Manson & the Spooky Kids[senza fonte]. Da piccolo frequentò la Chiesa Episcopale della madre, nonostante suo padre fosse cattolico. Frequentò la Heritage Christian School di Canton dalla prima alla decima classe: in quella scuola molte cose erano proibite, persino i dolci, e vigevano delle regole di comportamento riguardo al modo di vestire, al fatto di tenere gli armadietti senza lucchetto e riguardo alla musica.
Gli insegnanti erano paranoici verso tutto ciò che secondo loro riconducesse al demonio. Incutevano terrore agli allievi con la venuta dell’apocalisse, e quindi dell’anticristo, che divenne la principale fonte di incubi del piccolo Brian. Questi e tanti altri piccoli episodi gli fecero odiare la scuola tanto che, dopo che i genitori si rifiutarono di trasferirlo, decise di farsi espellere. Cominciò così a spacciare dolci e produrre un giornalino pseudo-pornografico-satirico, ma tutto quello che ottenne da queste provocazioni fu solo qualche giorno di sospensione Non si arrese ed escogitò una nuova trasgressione: cominciò a produrre e vendere a prezzi assurdi nastri con canzoni rock di Alice Cooper e Black Sabbath (artisti molto amati da Brian e malvisti dalla maggior parte delle persone che lo circondavano all’epoca) che poi rubava ai ragazzi ai quali li aveva venduti (gli armadietti non avevano i lucchetti) e successivamente rivendeva; ma anche per questo episodio gli venne data solo una sospensione.
La sua ultima trovata fu quella di mettere uno dei falli finti del nonno nel cassetto della sua maestra, ma nemmeno questo fu efficace a farsi trasferire. Brian infine capì che non lo avrebbero mai espulso, dato che era uno dei pochi che poteva permettersi di pagare per intero la retta scolastica. Riuscì a convincere i genitori a mandarlo alla scuola pubblica, proprio mentre tutta la famiglia si trasferiva in Florida, a Fort Lauderdale. Diplomatosi alla GlenOak High School nel 1987, nel 1990 si iscrisse al Broward College di Fort Lauderdale. Per raggiungere la desiderata laurea in giornalismo cominciò a scrivere articoli a tema musicale per una rivista della Florida del Sud, 25th Parallel.
Grazie a quest’impiego riuscì a incontrare e intervistare molti musicisti con i quali la sua futura band sarebbe poi stata messa a confronto, tra cui i My Life with the Thrill Kill Kult, The Perfect e Trent Reznor dei Nine Inch Nails. Il 28 novembre 2005 ha sposato la modella burlesque, Dita von Teese con una cerimonia privata nella loro casa; una cerimonia più sontuosa si tenne il 3 dicembre dello stesso anno al Gurteen Castle, nella contea di Tipperary, in Irlanda, a casa dell’amico della coppia Gottfried Helnwein. Il matrimonio fu officiato dal regista surrealista Alejandro Jodorowsky.
Il 30 dicembre 2006, Dita von Teese chiese il divorzio a causa di “divergenze inconciliabili“. ET.com e la rivista People annunciarono che Manson stava in realtà avendo incontri extraconiugali con l’allora diciannovenne attrice Evan Rachel Wood, che avrebbe dovuto recitare nel suo film Phantasmagoria: The Visions of Lewis Carroll e che apparve nel 2007 nella videoclip del singolo Heart-Shaped Glasses. La relazione fu confermata dalla stessa von Teese in un’intervista con il Sunday Telegraph: «Ho l’impressione che lui pensasse che non lo supportassi, ma la verità è che non supportavo il suo stile di vita e arrivò qualcun’altra che invece lo faceva». L’abuso di alcolici da parte di Manson e la distanza tra i due furono inoltre citati come cause della rottura. La sentenza di divorzio si tenne presso la Corte Superiore di Los Angeles il 27 dicembre 2007.
Nel settembre 1996, l’ex bassista della band di Manson Gidget Gein negoziò un accordo con il cantante, grazie al quale avrebbe ricevuto 17.500 dollari in contanti, il 20% delle royalty pagate per ogni canzone da lui registrata o composta e la sua parte di ogni guadagno ottenuto dal gruppo quando ne era componente fisso; inoltre, l’accordo permetteva a Gein di dichiararsi ex componente dei Marilyn Manson. Questo patto, in ogni caso, non è stato onorato: l’ex chitarrista e membro fondatore della band Daisy Berkowitz intentò una causa da 15 milioni di dollari presso una corte di Fort Lauderdale contro il cantante, il gruppo e l’avvocato del gruppo David Codikow nel mese di gennaio 1998, in merito al suo addio forzato alla band nella primavera 1996. Berkowitz affermò di essere stato raggirato dalla band per “migliaia di dollari in royalties, diritti e guadagni dai concerti“; intentò inoltre una causa contro Codikow per negligenza, sostenendo che “Codikow ha rappresentato più gli interessi di Warner che non quelli della band e ha dato a Warner un controllo sproporzionato sul nome della band, sulle registrazioni, sul merchandising e sui proventi dei concerti”.
A ottobre dello stesso anno, la causa fu chiusa dalla corte per una cifra che non fu mai resa nota. Il 30 novembre 1998, pochi giorni dopo che la band aveva causato “[un] totale [di] oltre 25,000 dollari” di danni al backstage e alla stanza di hotel durante la tappa di Poughkeepsie del Mechanical Animals Tour, il giornalista di Spin Craig Marks intentò una causa da 24 milioni di dollari contro Manson e le sue guardie del corpo per una presunta aggressione nei suoi confronti e la minaccia di uccidere la sua famiglia. Secondo un’intervista di Marks rilasciata al New York Post, l’episodio si verificò in seguito al disappunto di Manson dopo aver saputo che la rivista aveva rinnegato la promessa di dedicare la copertina del numero di gennaio 1998 alla band e alla sua storia. Secondo Marks, il cambio all’ultimo minuto avvenne a causa del fatto che il disco di Manson non stava vendendo bene.
Il Post descrisse il giornalista come “malconcio”. Manson, dal canto suo, affermò: «Ho avuto una discussione con Craig Marks a proposito del fatto che ero stanco del comportamentoimmaturo di Spin e della serie di patti non mantenuti con me. Gli ho detto che non mi interessavacosa stampava e se sono presente o meno sulla copertina. Semplicemente non volevo più lavorarecon lui o la sua rivista che manca palesemente di rispetto nei confronti dei musicisti e dei loro fan.» Il 19 febbraio 1999, Manson citò a sua volta in giudizio Marks per diffamazione e calunnia. Il cantante chiese 40 milioni di dollari di risarcimento, affermando che le dichiarazioni di Marks erano false e “fatte con cattiveria, odio e ostilità personale“. Stando all’accusa, le dichiarazioni di Marks avrebbero “pesantemente danneggiato e offeso la reputazione e la posizione [di Manson] nella professione della musica, nell’industria musicale e dell’intrattenimento, nella sua comunità e nel pubblico in generale“, e l’avrebbero sottoposto a “grande vergogna, umiliazioni e offese“. Per quanto riguarda l’incidente di Poughkeepsie, Manson in seguito si scusò e si offrì di risarcire i danni provocati. In un’altra battaglia civile, David Diaz, responsabile della sicurezza per il concerto a Minneapolis del 27 ottobre 2000, chiese un risarcimento di 75,000 dollari presso una corte federale di Minneapolis. La corte, in ogni caso, si espresse in favore di Manson. In una causa civile presentata dalla Contea di Oakland in Michigan, Manson fu accusato di cattiva condotta sessuale nei confronti di un altro ufficiale di sicurezza, Joshua Keasler, durante il concerto di Clarkston del 30 luglio 2001.
La Contea di Oakland accusò inizialmente il cantante di aggressione e condotta sessuale criminosa, ma il giudice ridusse l’accusa a reato minore di cattiva condotta. Manson non impugnò la sentenza, accettando di pagare una mora di 4,000 dollari, per raggiungere successivamente un accordo con condizioni non specificate. Il 3 aprile 2002 Maria St. John intentò una causa presso la Corte Superiore di Los Angeles, accusando Manson di aver procurato cocaina a sua figlia, Jennifer Syme, e di averle insegnato a guidare sotto i suoi effetti. Dopo essere stata a una festa a casa di Manson, fu dato alla Syme un passaggio per tornare a casa; Manson afferma che fu portata a casa da un autista. Una volta a casa, la ragazza si mise al volante del suo stesso veicolo e morì sul colpo quando si schiantò con tre automobili parcheggiate. Manson ha affermato che non c’erano droghe o alcol alla festa.
Il legale di St. John domandò: “[se] non c’erano drink né droghe, perché mai la ragazza avrebbe avuto bisogno di un autista?“. Dalla sentenza emerse che Syme stava tornando alla festa su richiesta di Manson quando fece l’incidente.
Il caso, BC271111, fu chiuso il 29 maggio 2003. Il 2 agosto 2007, l’ex componente del gruppo Stephen Bier intentò una causa contro Manson, sostenendo che quest’ultimo non lo avesse pagato per il lavoro svolto per il gruppo, e chiedendo 20 milioni di dollari di risarcimento. Molti dettagli riguardanti la causa finirono in mano alla stampa. Nel novembre 2007 furono aggiunte ulteriori accuse nei confronti di Manson, secondo le quali il cantante avrebbe utilizzato i soldi della band per acquistare lo scheletro di un bambino e maschere fatte con pelle umana, oltre ad animali imbalsamati, come un orso grizzly e due babbuini, e una collezione di cimeli nazisti.
Nel dicembre 2007 Manson controbatté, sostenendo che Bier non adempì ai suoi impegni come componente della band rifiutandosi di suonare in sala di registrazione e di promuovere il gruppo. Il 28 dicembre 2009, il caso si chiuse con un accordo che prevedeva il pagamento di 380.000 dollari ai legali di Bier, di cui 175.000 dollari furono pagati dall’assicurazione di Manson, mentre la quota rimanente fu pagata dagli ex manager di Bier, stando a quanto rivelato dal legale di Manson, Howard King.