L’amore. Un sentimento mai banale, mai uguale a se stesso, impossibile da incasellare e da racchiudere in una manciata di parole, che un istante ci avvolge e quello dopo ci sfugge.
L’amore carnale di Via Brigata Lupi, quello platonico de Il Cielo in un Caffè, l’amore dei piccoli gesti e della quotidianità di Le Terrazze, l’amore quando finisce di Bleu. Che poi un amore non finisce mai per davvero, se è stato vero amore. Il cielo in un caffè è il primo EP di Calabi, la nuova identità artistica di Andrea Rota dei Plastic Made Sofa, attuale protagonista della copertina della playlist Scuola Indie di Spotify.
L’EP racchiude i primi tre singoli dell’artista – Le Terrazze, il cui video è stato presentato in anteprima da Rockit.it, Via Brigata Lupi e Bleu – e un nuovo brano che dà il titolo all’uscita discografica: Il cielo in un caffè.
L’opera rappresenta l’ideale chiusura di un percorso cominciato lo scorso ottobre nonché la rampa di lancio più compiuta per l’artista di Bergamo. Un porto a cui approdare per trarre un primissimo bilancio del proprio percorso, ma da cui ripartire subito verso nuove scoperte ed esperienze.
Le quattro canzoni de Il cielo in un caffè raccontano, ciascuna alla propria maniera, diversi tratti dell’amore: la quotidianità de Le terrazze, l’amore platonico e di frontiera della title-track, la fine del sentimento in Bleu, la passione carnale di Via Brigata Lupi.
Allo stesso modo, ogni brano declina mille sfaccettature della sensibilità pop di Calabi. Le terrazze tratteggia con raffinatezza la dolce malinconia di fine estate, Il cielo in un caffè proietta sognante la psichedelia pop di un amore astrale, l’incedere minimalista e incalzante di Bleu svela un piglio musicale ammiccante e orgoglioso, Via Brigata Lupi sviscera infine l’anima più sensuale e umbratile della notte.
Perché l’amore può finire, ma se è stato davvero amore non scompare mai.
(mp)