Il Festival di Glastonbury ha mantenuto la promessa di vietare completamente le bottiglie di plastica e qualsiasi altro prodotto in plastica alla manifestazione di quest’anno.
Due anni fa, gli spettatori del festival hanno usato (e gettato) 1,3 milioni di bottiglie di plastica al Festival di Glastonbury. E’ naturale. I festival musicali in cui ci si accalda e dunque si suda richiedono molta acqua per potervi sopravvivere.
Greenpeace stima che, a livello globale, 12,7 milioni di tonnellate di plastica finiscono ogni anno negli oceani. Con più di 1 milione di bottiglie di plastica vendute a Glastonbury nel 2017, gli organizzatori del festival hanno dichiarato di ritenere di vitale importanza interrompere la vendita.
Il festival musicale inglese di Glastonbury, che accoglie in media 135.000 spettatori nei suoi cinque giorni di apertura, è diventato famoso per il suo mare di fango e mucchi di spazzatura quasi quanto per i suoi artisti di alto livello ospitati in passato, fra i quali Oasis, David Bowie, Traffic, Blur, Massive Attack, R.E.M., Jeff Buckley, Cure. C’è chi si aspetta per questa edizione 2019 addiruttura una reunion dei Led Zeppelin. (leggi l’articolo)
A questo proposito l’organizzatrice dell’evento, Emily Davis, ha infatti dichiarato che “quest’anno le possibilità che ciò avvenga sono considerevoli” visti i cinquant’anni della band.
“È fondamentale per il nostro pianeta che tutti noi riduciamo il nostro consumo di plastica – ha commentato uno degli organizzatori – e sono entusiasta che, se ci applichiamo tutti insieme, saremo in grado di evitare che oltre un milione di bottiglie di plastica monouso vengano sprecate. Spero davvero che tutti – dallo spettatore all’artista – lasceranno quest’anno Worthy Farm sapendo che anche piccoli cambiamenti quotidiani possono fare la differenza.“
“Ovviamente stiamo tutti lottando contro la plastica, che è una battaglia enorme, ma è un compito dovuto da tempo, ed è necessario fare i passi nella giusta direzione“, ha detto Emily Davis, la co-organizzatrice del festival e figlia minore del fondatore, Michael Davis.
Purtroppo, la maggior parte delle persone consuma bottiglie di plastica, per poi lasciarle sparse sul terreno una volta che il festival è finito. L’anno scorso, gli organizzatori di musica infuriati hanno promesso di proibire ai partecipanti al festival di portare – e consumare – acqua in bottiglie di plastica.
Invece, quest’anno, gli organizzatori allestiranno dei rubinetti per l’acqua in tutto il territorio del festival. Hanno incoraggiato i partecipanti al festival a portare bottiglie riutilizzabili da riempire ai rubinetti, ai chioschi e ai bar in tutto la location dove si svolgerà il festival. Il numero di chioschi WaterAid all’evento è triplicato rispetto all’anno scorso.
Inoltre, i commercianti che in precedenza hanno venduto bibite in bottiglie di plastica dovranno ora vendere solo bibite in lattina, oltre che organizzarsi per rispettare le direttove imposte dagli organizzatori.