E con oggi sono 67 anni per Nicko McBrain, all’anagrafe Michael Henry McBrain nato ad Hackney il 5 giugno del 1952, batterista inglese famoso per la sua militanza negli Iron Maiden sin dalla prima metà degli anni ’80.
Chiamato Nicko in onore dell’orsacchiotto di peluche dal quale non si separava mai quando era bambino, McBrain muove i suoi primi passi come professionista verso la fine degli anni ’70 con gli Streetwalkers, Pat Travers ed i francesi Trust.
Proprio con questi ultimi, nel 1982, fa un tour assieme agli Iron Maiden freschi del loro “The Number of the Beast” che è il primo album in cui compare il vocalist Bruce Dickinson in sostituzione a Paul Di’Anno.
È proprio durante il tour di quel disco che Clive Burr, batterista dei Maiden all’epoca, riceve la tragica notizia della morte del padre e torna subito a casa. È un momento bruttissimo e la band, accortasi delle capacità di McBrain, lo chiama per sostituire momentaneamente Burr.
Al ritorno di Burr, gli Iron Maiden gli suggeriscono di prendersi una pausa anche perché pare che il rapporto con gli altri membri del gruppo si fosse già deteriorato.
È dunque in quest’occasione che Nicko McBrain diventa il nuovo batterista ufficiale di uno dei gruppi heavy metal per antonomasia incidendo, nel 1983, il famoso “Piece of Mind” contenente brani storici come “The Trooper” e “Flight of Icarus”.
Famoso per la sua tecnica veloce su cassa singola, non usa né doppio pedale né doppia cassa, McBrain ha inciso più di una decina di album con gli Iron Maiden tra i quali ricordiamo “Powerslave”, “Somewhere in Time”, “Seventh Son of a Seventh Son”, “Fear of the Dark”, “Brave New World”, “Dance of Death” ed anche l’ultimo “The Book of Souls” del 2015.
Oltre alla famosissima band inglese, McBrain suona anche la batteria nei suoi McBrainiacs dove, oltre ai pezzi dei Maiden, suona anche brani di AC/DC, Deep Purple e Jimi Hendrix.
