Nata nel New Jersey ma cresciuta a Philadelphia, durante l’infanzia viene educata prevalentemente dai nonni, poiché la madre, di professione fotografa, è spesso in viaggio.
Comincia a prendere lezioni di musica a 9 anni e a suonare il pianoforte nei locali di Philadelphia a 16 anni: nel suo repertorio ci sono influenze disparate come The Mamas & the Papas,Duke Ellington ma anche i Radiohead.
Nel novembre 2003, mentre va in bicicletta a Philadelphia, viene investita da una Jeep Cherokee il cui conducente ha ignorato un semaforo rosso: riporta gravissimi danni alla testa e alla spina dorsale e il suo bacino si rompe in due punti. La gravità delle ferite la costrinse a rimanere in un letto d’ospedale, sdraiata sulla schiena, per un anno intero. Deve inoltre imparare di nuovo a svolgere semplici attività come spazzolarsi i denti e camminare; dal punto di vista neurologico, l’incidente la rende ipersensibile alla luce e ai suoni, costringendola pertanto a indossare costantemente occhiali da sole per riparare gli occhi. Inoltre, riporta danni alla memoria a breve e a lungo termine e il suo senso del tempo risulta compromesso: la Gardot ha descritto la fatica di dover convivere con tutto ciò come “dover scalare l’Everest ogni giorno“.
A seguito dell’incidente, le connessioni della sua corteccia cerebrale nelle zone che presiedevano alla percezione e alle funzioni mentali più elevate sono rimaste danneggiate, riducendo la Gardot (come lei stessa si espresse) a “una specie di vegetale“: oltre ad avere enormi difficoltà a parlare e a comunicare, non riusciva più a trovare le giuste parole per esprimere le sue sensazioni.
![](https://www.ondamusicale.it/wp-content/uploads/2021/04/melody-gardot.jpg)
L’idea di ricorrere alla musicoterapia viene a un medico che l’ha in cura
Grazie ai benefici effetti della musica i suoi danni cerebrali migliorano sensibilmente. All’inizio, la Gardot impara a canticchiare a bocca chiusa fino a riuscire a registrare la sua voce mentre canta con un registratore. Mentre è in ospedale, impara a suonare la chitarra e inizia a scrivere canzoni, che talvolta trattano della sua riabilitazione: queste canzoni vengono rese disponibili per il download su iTunes (vengono poi pubblicate nell’EP Some Lessons: The Bedroom Sessions del 2005). Una volta uscita dall’ospedale, continua a suonare la sua musica, fino a venire notata dalla stazione radio WXPN, gestita dalla University of Pennsylvania di Philadelphia, che aveva già aiutato a lanciare la carriera di Norah Jones e che la incoraggia a incidere una demo, che suscita l’interesse dei discografici della Universal Records.
Il suo primo album, intitolato Worrisome Heart, viene pubblicato nel 2006, e viene poi ripubblicato dalla Verve Records nel 2008
Dopo un primo incontro a New York nel 2008, la Gardot inizia una collaborazione con il produttore Larry Klein, assieme al quale realizza il secondo album, My One and Only Thrill, uscito il 28 aprile 2009. Sempre nel 2009 esce un EP dal vivo, Live from SoHo. Nel 2007 la Gardot vince il VSA International Young Soloists Award. Fra le sue influenze cita artisti blues e jazz come Judy Garland, Janis Joplin, Miles Davis, Duke Ellington, Stan Getz e George Gershwin, ma anche esponenti della musica latina come Caetano Veloso.
Per diversi anni dopo il suo incidente, la cantante ha viaggiato accompagnata da un fisioterapista personale e ha indossato una macchina TENS applicata alla vita che rilasciava scariche elettriche per ridurre il dolore. Melody Gardot afferma inoltre che un ulteriore aiuto nella lotta contro il dolore le è venuto dalla cucina macrobiotica: cucinare per diverse ore al giorno allevia il dolore e la rilassa, distraendola dal pensiero delle sue condizioni. Melody Gardot è una buddhista praticante.
A seguito della sua esperienza personale, la Gardot è diventata un’attiva sostenitrice dell’uso della musica come terapia del dolore, partecipando a incontri presso università e ospedali
Nel 2010 canta If I’m Lucky nell’album Sophisticated ladies con i Charlie Haden Quartet West per la Emarcy. Nel 2012 esce The Absence, il terzo album dell’artista: questo lavoro segna una parziale svolta nello stile della cantante, poiché al consueto jazz ella accosta melodie e tematiche pertinenti all’America Latina, mutuate nel corso dei suoi viaggi. Dall’album viene estratto il singolo Mira e ne esce una edizione deluxe contenente un DVD del making of e una cover di La Vie en rose eseguita da Melody.
L’album raggiunge la prima posizione nella classifica Jazz Albums e nella VG-lista per due settimane, terza nella Syndicat national de l’édition phonographique e nella Sverigetopplistan, sesta in Grecia, nona nella Germany Albums, decima in Svizzera ed Austria e disco d’oro in Polonia. Nei due anni successivi la cantante è impegnata in un lungo tour per la promozione dell’album.
A settembre 2014 la cantante rivela sul suo account Twitter di essere al lavoro sul suo quarto album
Il nuovo lavoro esce nel giugno 2015 col titolo Currency of Man: si tratta di una nuova svolta per la Gardot, che sperimenta sonorità soul, gospel e funky riconducibili alla black music degli anni ’60 del XX secolo. Il singolo di lancio dell’album è stato Same to You, pubblicato nel marzo 2014 al momento dell’annuncio ufficiale dell’album; un mese dopo è invece stato pubblicato Preacherman, accompagnato da un video ispirato alla storia di Emmett Till.
Nel 2015 pubblica Currency of a Man, nel 2020 è la volta di Sunset in the blue (Nel disco è presente anche il brano Little Something, cantato in duetto con Sting) e nel 2022 Entre eux deux, disco solo piano e voce realizzato in collaborazione con il pianista Philippe Powell.