In preparazione il biopic dedicato a Christa Päffgen, in arte Nico, una delle muse ispiratrici di Andy Warhol nonché voce nell’omonimo album di debutto dei Velvet Underground.
Christa Päffgen, in arte Nico è morta il 18 luglio 1988. L’esclusiva intervista alla regista italiana è della rivista americana Variety che ha riferito come il film, che si intitolerà “Nico, 1988″, cercherà di far luce sull’ultimo anno di vita della cantante e attrice tedesca.
Il biopic sarà diretto dalla regista italiana Susanna Nicchiarelli, mentre il ruolo di Nico sraà affidato all’attrice Trine Dyrholm, a cui spetterà anche il compito di reinterpretare alcune delle sue canzoni per la colonna sonora. Le riprese della pellicola saranno realizzate in Italia.
A proposito di Nico, Susanna Nicchiarelli ha dichiarato: “la maggior parte della gente pensa, come disse una volta Andy Warhol, che dopo le sue esperienze con i Velvet Underground e con la Factory (e dopo aver avuto rapporti sessuali con la maggior parte delle star del rock di quegli anni) Nico sia diventata “una grassa drogata” per poi scomparire.. ma è davvero così che è andata la sua vita?”.
Il suo primo lavoro fu come modella, impegno che la portò a vivere fra Parigi e Roma. Qui il regista italiano Federico Fellini la volle per una piccola parte nel film “La Dolce vita” del 1960 e in questo ambiente nacque la sua storia d’ amore con Alain Delon, dal quale nacque il figlio Ari.
Conosciuta con il soprannome di “Sacerdotessa delle Tenebre”, per le atmosfere gotiche e decadenti dei suoi brani, unite alla sua inconfondibile voce profonda e inquietante, Nico è considerata la progenitrice del gothic rock. In campo musicale raggiunse i primi riconoscimenti come collaboratrice del gruppo The Velvet Underground, partecipando all’album The Velvet Underground & Nico come cantante dei brani Femme Fatale, All Tomorrow Parties e I’ll Be your Mirror. La sua avventura con i Velvet Underground ebbe vita breve, e nel 1967 si avviò alla carriera solista.
Come cantante solista, i suoi album più celebri sono The Marble Index del 1968 e Desertshore del 1970, spesso considerato dalla critica il suo capolavoro, entrambi prodotti da John Cale.
(fonte e fotografia: LINK)
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