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Vasco: “Secondo me il termine distanziamento sociale è sbagliato”

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C’è un’espressione che Vasco Rossi proprio non digerisce: distanziamento sociale. Questa espressione viene usata per indicare le azioni da intraprendere per evitare la diffusione del Covid-19.

"Sì è una definizione sbagliata: non è distanziamento sociale ma fisico quello di cui noi abbiamo bisogno per non contagiarci. Usare la parola distanziamento sociale è sbagliato perché sottende già una disgregazione sociale che è anche possibile che succeda" afferma Vasco Rossi nella sua intervista a Il Corriere della Sera del 20 maggio scorso.

Il distanziamento sociale implica indirettamente una disgregazione sociale.

"Già nella scelta del termine c’è questa onda che sta arrivando di disgregamento sociale o di pericolo per la democrazia – spiega il cantante di Zocca – Le parole sono importanti, molto importanti."

"Ho iniziato a capire durante il lockdown che la mia stagione musicale sarebbe slittata di un pò. Ho cominciato a pensare: ma questa storia è difficile che possa risolversi in fretta. L’impossibilità di avere contatti fisici creava la condizione per cui non si potevano fare concerti nemmeno a giugno. A quel punto mi è crollato il mondo addosso: è da un anno che seguiamo questo progetto, ci avevamo già lavorato, già fatto tutti gli arrangiamenti, io ero già pronto per partire…"

Vasco, che ha tarscorso al sua quarantena in California dove si trovava al momento del lockdowns, ha ricordato anche gli enormi problemi che stanno affrontando tutti gli operatori del mondo dello spettacolo: "Il virus ha fermato i concerti, ora dobbiamo pensare ad un fondo per aiutare gli artisti e i lavoratori".

Puoi leggere l'intervista iontegrale a questo LINK.

 

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Tags: California/coronavirus/Covid-19
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