Come dite? Whitney Houston non c’è più, non esiste e non esisterà più una voce simile. Tutto giusto, tutto esatto, il vostro discorso non fa una piega.
Tutto perfetto anche per me, ma c’è un “ma”. Se è vero che la nostra compianta Whitney non c’è più, è anche vero che forse questo pianeta ha trovato una degna sostituta. Chi è lei? Come può essere? Vi domanderete. Quest’artista all’inizio della sua carriera ascoltava musica classica e canticchiava le colonne sonore dei film preferiti. Non era nessuno o per meglio dire, era una di noi. Prima di spiccare il volo verso un pianeta lontano anni luce da questa povera terra: il pianeta vero del soul, dove poche voci hanno diritto di dimora. Poche voci possono andare oltre il confine immaginario della mente, poche voci riescono ad emozionare come la voce di questa donna, poche torte hanno la stessa dolcezza di queste tonalità. Di chi parliamo? Presto detto.
Oggi andremo ad analizzare più da vicino una delle voci più stratosferiche che il mondo abbia mai conosciuto, la voce straordinaria di Alicia Keys.
Alicia Keys è una cantante e musicista statunitense dalle doti incredibili. Il suo primo disco, “SONGS IN A MINOR”, targato 2001, ha avuto un successo universale a tutti i livelli, coinvolgendo tutte le fasce d’età, congiungendo gusti a volte lontanissimi l’uno dall’altro.
Si tratta di un album dai contenuti molto soul e poco pop. La carriera di Alicia inizia infatti da una grande passione per la musica nera per eccellenza (oltre al gospel e a volte il blues), cosa che la discosta molto dal target ovvio ed usuale delle case discografiche, che notoriamente puntano prodotti molto più commerciali. L’album contiene singoli incredibili, per voce e sonorità, singoli come FALLIN’ e A WOMAN’S WORTH, destinati a restare solidi come impronte sulla scena del soul moderno. L’album ottiene addirittura cinque GRAMMY, confermando la solidità del lavoro e la grande accoglienza da parte della critica.
E’ con questa premessa che Alicia si rivolge ai dischi successivi, producendo di seguito due album che non deludono affatto le aspettative ma che segnano una svolta nella sua carriera. Il commercio spinge, i soldi volano come foglie al vento e si sa, un cantante deve vendere se no può anche restare a casa, nonostante la sua bravura. E’ così che l’artista comincia a produrre lavori volti al pop, intrisi comunque di contenuti musicali altissimi e segnati comunque dalla sua voce, deliziosa e sensuale. Personalmente, amo entrambe le sfere artistiche di Alicia Keys, la adoro in chiave soul ma la apprezzo molto anche quando si “commercializza” un po’.
Eccezionale il live VH1 STORYTELLERS che mi sono sparato in cuffia ieri sera, dove sono memorabili le sue interpretazioni di dischi come NO ONE, FALLIN’, YOU DON’T KNOW MY NAME ed EMPIRE STATE OF MIND (realizzato in collaborazione con il rapper di fama mondiale JAY-Z).
Spesso accostata a Whitney Houston ed Aretha Franklin, è dotata di un’estensione vocale di tre ottave, che la rende più unica che rara sull’attuale panorama musicale mondiale.
Cantante di livello superiore, suona otto strumenti tra i quali pianoforte, chitarra e basso. Sono otto gli album editi dall’artista ed innumerevoli i duetti con artisti famosissimi come DRAKE, BEYONCE’, PHARRELL WILLIAMS, USHER, ED SHEERAN e JUSTIN TIMBERLAKE.
Ora tocca solo a voi scegliere: ARETHA, WHITNEY o ALICIA? Cosa certa è che ogni essere umano vorrebbe sentire sempre voci come queste, immense sia da un punto di vista qualitativo che quantitativo.
Vi lascio con una massima storica di un certo Albert Einstein che con Alcia Keys ha poco a che fare, ma che con la musica invece si sposa a pennello. “Se non fossi un fisico, probabilmente sarei un musicista. Io penso spesso in musica. Vivo i miei sogni ad occhi aperti in musica. Vedo la mia vita in termini di musica.”
Con questo passo e chiudo, vi do appuntamento a domani con un’artista straordinario, rivoluzionario e controtendenza, un “certo” David Bowie.
