Grazie all’allentamento delle misure di protezione per l’emergenza sanitaria è ora possibile tornare alla vita di tutti i giorni. Per chi fa musica a vario titolo, dallo strimpellatore stonato al professionista più acclamato, ciò significa poter tornare a farsi un giro nei negozi di strumenti musicali.
Quanto sono mancate le pareti coperte da coloratissime chitarre, le lunghe file di amplificatori, le chiacchiere e le informazioni “rubate” al personale per saperne di più sullo strumento che da tempo sogniamo?
Siamo andati a vedere come vanno le cose al Music Center, storico negozio di strumenti musicali di Trento di via Brennero, per capire le conseguenze reali della pandemia, e come procede il lento ritorno alla normalità. Ne parliamo con uno dei responsabili del negozio, Roberto Deflorian.
Come è cambiato il vostro lavoro con il Covid-19?
“Per forza di cose l’attività di vendita diretta al pubblico è stata sospesa. Noi già da qualche anno abbiamo creato un e-commerce. Siamo riusciti a rispondere a diversi ordini dei clienti grazie al materialeche avevamo in magazzino. Per quanto riguarda l’assistenza post-vendita siamo stati fermati dai decreti. Ora, con la ripresa, c’è l’ondata di ritorno, e quindi abbiamo molto lavoro, anche per recuperare tutte quell’assistenza che non abbiamo potuto garantire in questi mesi. La stessa cosa sta accadendo per le vendite: chi voleva comprare uno strumento ha dovuto rinviare l’acquisto di qualche mese.”
Dato che sperimentate entrambe le tipologie di vendita, qual è il punto di forza del negozio che la vendita online non riesce a riprodurre?
“Nella vendita onlineil cliente, per comprare bene, deve essere già informato sul prodotto altrimenti rischia di fare l’acquisto sbagliato. Nel negozio fisico, invece, il cliente non troppo esperto trova persone competenti, disponibili a spiegare il prodotto e a proporre la soluzione più adatta. L’assistenzaal cliente in fase di vendita, quindi, è il vero punto di forza del negozio di strumenti musicali. C’è poi anche un altro aspetto da tenere presente: gli strumenti, soprattutto quelli in legno, sono tutti diversi uno dall’altro, pur essendo prodotti in serie, perché il materiale non è mai identico. Per questo, è bene che il cliente provi lo strumento prima di acquistarlo, scegliendo quello che soddisfa di più. Sono tutte cose che non sono possibili nella vendita online.”
E poi c’è anche l’importante questione del post vendita.
“Sì, acquistando in genere dai negozi online poi c’è il problema di affidarsi a qualcuno per eventuali riparazioni e le manutenzioni. Con il negozio fisico, il cliente ha il suo riferimento vicino casa cui può affidarsi sempre e comunque. Noi ad esempio garantiamo a tutti i clienti l’assistenza post-vendita, ma lo facciamo anche su articoli eventualmente acquistati da altri negozi o da Internet, indifferentemente. L’aspetto più importante è la fiducia e la relazione che si instaura tra i nostri clienti e noi.”
Roberto, parliamo ora della storia di questo negozio.
“Il negozio è nato una quarantina di anni fa. All’inizio era nella piazza di Gardolo, poi si è trasferito nella zona in via Soprasasso, e ora ci troviamo qui dal 2009 circa, in Via Brennero. A Spini di Gardolo c’è la fabbrica di cuscinetti e accessori per gli strumenti a fiato.”
Quindi vi occupate anche di produzione?
“Sì, produciamo i cuscinetti che vengono inseriti nei tasti degli strumenti a fiato, e che servono a chiudere i fori per non fare uscire l’aria. Sono prodotti che produciamo in esclusiva e che esportiamo in tutto il mondo: per una realtà trentina, di Gardolo, non è poco.”
Quali strumenti si vendono di più?
“Gli strumenti che vendiamo meglio sono gli strumenti a corda, soprattutto chitarre e ukulele. Sono gli strumenti più facili da vendere, ma la nostra specialità sono gli strumenti a fiato, su cui abbiamo una forte competenza come costruttori di componenti.”
Qual è il vostro cliente tipo?
“Noi lavoriamo molto con i dilettanti, ma anche con giovani o giovanissimi che stanno imparando. Da noi arrivano molti ragazzi assieme ai genitori per scegliere lo strumento adatto al corso di musica. Spesso i clienti arrivano con le indicazioni dell’insegnante di musica: a loro spieghiamo tutto quello che serve per scegliere bene e non spendere troppo.”
E con questa visita al Music Center di Trento abbiamo scoperto alcuni buoni motivi per frequentare i negozi di strumenti musicali: provare direttamente gli strumenti prima di acquistarli (o semplicemente per sognarli) ed imparare qualcosa di più grazie all’esperienza di chi ci lavora dentro. E poi c’è l’importante aspetto legato all’assistenza post-vendita e alla manutenzione e riparazione degli strumenti, autentico punto di forza (da molti anni) di Music Center.
E’ il bello delle relazioni vere tra persone, che non potranno in alcun modo essere sostituite da una parola chiave su Google.
Salvatore Leo – Onda Musicale
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