The Pineapple Thief presentano il loro nuovo singolo, Driving Like Maniacs, che è l’ultimo estratto dal loro nuovo album, Versions Of The Truth, in uscita domani, 4 settembre, su Kscope.
Guarda il video (LINK) Nonostante la sua carica armonica e l’atmosfera che riesce a creare, questa canzone affronta il pesante tema della perdita e della separazione. Il video che accompagna il brano è un lavoro malinconico e allo stesso tempo di grande impatto visivo, un viaggio personale e profondo attraverso gli occhi del frontman Bruce Soord, che si intreccia con le performance della band.
“La canzone ha per me unsignificato molto particolare e rappresenta un evento molto specifico della mia vita. Anche questa volta ho dato a George (Laycock), che produce e dirige tutti i nostri video, il controllo totale su come adattarla al grande schermo. Le riprese principali sono state girate lungo una strada costiera sulla Jurassic Coast nel Dorset, dove ho passato il tramonto di una sera di agosto guidando su e giù per la strada costiera in auto. Mi ha riportato alla mente ricordi vividi della mia giovinezza….” commenta Bruce Soord “La canzone parla di alienazione, ma George è riuscito a trovare il suo punto di vista. Parla di un padre costretto ad abbandonare il figlio per salvarlo, per prendersi cura di lui in contumacia. Ma alla fine, almeno c’è la luce in fondo al tunnel”
Anche l’elemento performativo è molto importante nel video, perfettamente incastrato all’interno della narrazione: “Abbiamo voluto includere l’intera band in questo video. The Pineapple Thief sono sicuramente una band, una vera e propria sinergia, quindi aveva senso che George includesse anche delle riprese Gavin, Jon e Steve mentre suonano“.
Prodotto dai quattro membri della band – il cantante Bruce Soord, il tastierista Steve Kitch, il bassista Jon Sykes e il batterista Gavin Harrison – “Versions Of The Truth” sposa un’ampiezza musicale stellare con uno spettro di emozioni che oscillano dalla rabbia e dalla confusione alla tristezza e al rimpianto, culminando in una parvenza di speranza. A tratti l’album è fortemente autobiografico. In altri, affronta a testa alta il caos della vita moderna.
Quello che ne scaturisce è il miglior album di The Pineapple Thief. Si nutre dei trionfi creativi e commerciali dei loro ultimi due album, la svolta del 2016 di “Your Wilderness” e il successivo “Dissolution”, e va oltre. Musicalmente audace e con testi che fanno riflettere, questo è il suono di una band determinata a spingersi in avanti.
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(sal)
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