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“One in A Million”, la svolta razzista di Axl Rose

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Ottava traccia del noto G N’ R Lies, il secondo album in studio della band di Axl e compagni, “One in a million” è ancor oggi oggetto di discussione per le tematiche affrontate.

Immigrati e froci non hanno senso per me”. La strofa incriminata da diverse associazioni protettrici di determinate categorie e all’epoca in piena lotta per i diritti civili è fortemente aggravata da altre dichiarazioni di stampo razzista, sparse qua e là nelle diverse strofe di cui si compone la canzone.

Non hanno senso per me. Vengono nel nostro Paese per creare un mini-Iran o diffondere qualche fottuta malattia”. Siamo nel 1988, e in Italia si annoverano la morte del leader del Movimento Sociale Italiano Giorgio Almirante e di Enzo Tortora. Ma è anche l’anno in cui il Cristianesimo vince sulla Rus’, andando così a sostituire lo storico ateismo di Stato dell’allora Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, o l’anno delle prime rivolte popolari contro Ceausescu e sua moglie (che culminarono proprio con la fucilazione dei due).

La caduta definitiva del marxismo e il trionfo della religione cattolica ebbe ripercussioni fortissime anche negli States, sempre più impegnati su diversi fronti bellici e in procinto di nuove conquiste territoriali nel Medioriente. La presenza di immigrati messicani e italiani, oltre agli africani già secolarmente insediati, diventa cospicua, aizzando così le masse e l’opinione popolare verso di loro.

Axl Rose rientrò tra costoro. Il razzismo, lungi dal vederlo solo ed esclusivamente correlato alle ideologie politiche novecentesche (sbagliatissimo e parziale), spesso parte dal basso, dal popolo, da coloro i quali convivono con altre culture senza riuscire a comprenderle. E quando un agente patogeno viene immesso in un organismo che ha delle peculiarità ben chiare e delimitate, qualche reazione v’è sempre. Sia in bene che in male.

Il sentimento razzista, soprattutto all’epoca negli States, era rivolto specialmente verso latinos e italiani. Quest’ultimi accusati di aver portare, oramai ottant’anni addietro, mafia, spaghetti e mandolino. La cultura italiana è stata poi ben accettata da quella statunitense, storicamente debole e ovviamente non autoctona, ma il processo di secolarizzazione è logicamente lungo.

One in a million sollevò l’opinione pubblica soprattutto di quei gruppi che si occupano di diritti civili non solo delle altre popolazioni alla ricerca della famosa green card quanto dei movimenti per i diritti degli omosessuali, altra categoria abbondantemente offesa dal testo radatto da Axl.

Stando alle parole del chitarrista della band, Slash, Rose avrebbe redatto un testo pieno di odio a causa di una serie di spiacevoli eventi che gli accaddero, cagionati proprio da immigrati, omosessuali e, non di meno, poliziotti.

Sebbene i mass media provarono a scalfire l’iconica immagine della prorompente band, non vennero registrate diminuzioni di ascolti, anzi, gli anni migliori erano in procinto d’essere. Questo a dispetto delle recenti interpretazioni anti-razziste del testo e del sentimento popolare allora aleggiante negli Stati Uniti d’America e non solo. C’è anche da sottolineare che una delle ultime strofe si scaglia anche contro“estremisti e razzisti non puntatemi il dito contro, sono un semplice ragazzo bianco di provincia”. Come a dire: “Sono consapevole della durezza delle mie parole, ma voi non conoscete i disagi dei miei luoghi”.

 

Testo

Immagino che avevo bisogno di un po’ di tempo per allontanarmi
Avevo bisogno di schiarirmi le idee
Un’idea che sarebbe rimasta
Così ho fatto l’autostop fino alla Sesta e Los Angeles
Forse un autobus potrebbe andar bene

Polizia e negri, si esatto, voi
Levatevi di torno

Non voglio comprare nessuna delle vostre
Catene d’oro oggi
Non voglio braccialetti
Attaccati alla mia schiena
Voglio solo il mio biglietto, fino ad allora
Perché non chiudi un occhio?

Sei una su un milione
Si, questo è ciò che sei
Sei una su un milione baby
Sei una stella cadente
Forse qualche giorno ti vedremo
Prima che ci fai piangere
Sai che abbiamo provato a raggiungerti
Ma tu eri troppo alta
Troppo alta, troppo alta
Troppo alta, si, oh!

Immigrati e fagets
Non hanno senso per me

Vengono nel nostro paese
E pensano di fare quello che vogliono
Come iniziare qualche mini Iran
O diffondere qualche cazzo di malattia
Parlano in così tanti dannati modi
È tutto Greco per me

Beh qualcuno dice che sono pigro
E altri dicono che sono solo io
Alcuni dicono che sono pazzo
Credo lo sarò sempre
Ma è passato così tanto tempo
Da quando riconosco il giusto dallo sbagliato
È tutto un mezzo verso la fine,
Io mi continuo a muovere

Sei una su un milione
Sei una stella cadente
Sei una su un milione baby
Sai che lo sei
Forse qualche giorno ti vedremo
Prima che ci fai piangere
Sai che abbiamo provato a raggiungerti
Ma tu eri troppo alta
Troppo alta, ooh, troppo alta
Si,
Troppo alta, huh, no, no, oh
Ow!

Radicali e razzisti
Non puntate il dito contro me
Sono un ragazzo bianco di paese
Che prova a mettere fine all’incontro,
Non ho bisogno della tua religione
Non guardo così tanta TV
Faccio solo la mia vita, baby
Beh è abbastanza per me

Sei una su un milione
Si è questo ciò che sei
Sei una su un milione baby
Sei una stella cadente
Forse qualche giorno ti vedremo
Prima che ci fai piangere
Sai che abbiamo provato a raggiungerti
Ma tu eri troppo alta
Troppo alta, ow, troppo alta
Troppo alta, troppo alta
Yeah, yeee, yeah, yeee, high!
Ow! Troppo alta
Oh, troppo alta, ah
Troppo alta, ah troppo alta
Troppo alta, ow, troppo alta

 

 

Daniele Martignetti – Onda Musicale

 

 

 

 

— Onda Musicale

Tags: Slash/Axl Rose
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