Il rock è un genere musicale popolare, il che non significa che sia pop music. Nacque tra gli anni Cinquanta e Sessanta negli Stati Uniti d’America e nel Regno Unito, per una serie di motivi che spiegheremo a breve.
Ha avuto la caratteristica di essere il mezzo attraverso il quale molte categorie cittadine hanno visto tutelare i loro diritti. La musica folk per esempio è stato uno dei mezzi attraverso cui un Bob Dylan ha potuto parlare di diritti civili e processuali (con in Hurricane, la storia dell’omonimo pugile ingiustamente carcerato).
Quando pensiamo a una rock band dobbiamo immediatamente immaginare un chitarrista, un bassista, un batterista e un cantante – solitamente frontman -, benintesa l’interscambiabilità dei ruoli e la possibilità di aumentare o diminuire il numero dei componenti a piacimento.
Le origini sono da rinvenire nel rockabilly e nel rock ‘n’ roll. Paradossalmente, dieci anni di nuove teorie musicali e innovative melodie furono sufficienti a creare i prodromi di quello che sarebbe poi stato chiamato “rock”, con tutti i sottogeneri annessi.
“Rock ‘n’ roll” fu una espressione coniata dal dj Alan Freed il quale, durante una sua trasmissione radiofonica dell’epoca – siamo nel 1951 – auspicò la nascita dei questo nuovo genere capace di commistionare elementi della musica tradizionale statunitense con quelli della musica africana. Ed è in Africa che ora andiamo. Secoli addietro, in Africa meridionale, si diffuse una danza tribale, la rak, costituita per lo più da percussioni martellanti, danze mistiche ancora in uso tra i Sufi di oggi, e riti vodoo.
La teoria per cui il rock primordiale fosse espressione demoniaca trova riscontro anche in molte ricostruzioni storiche. Nello specifico occorre evidenziare come casi di possessione siano stati oggetto di studio anche da esperti del mondo religioso. I celeberrimi Jim Morrison, Janis Joplin, Prince, James Brown sembravano, durante molte loro performance, dei veri e propri idiavolati, posseduti dallo spirito della musica: il loro corpo, mero mezzo di diffusione di energie occulte.
Ed è del 1951 il primo conclamato pezzo rock and roll: stiamo parlando di Rockett 88 di Jackie Brenston e i suoi Delta Cats, che diedero l’avvio ai successivi successivi di Elvis Presley, ChucK Berry e Buddy Holly. Il rock and roll, sebbene il suo impatto, ebbe vita breve.
Nel giro di nove anni nacque, crebbe, morì. Il motivo è da rinvenire una serie di spiacevoli conseguenze, dall’arruolamento obbligatorio nell’esercito di Elvis, all’incidente aereo di Buddy Holly, culminando con lo stesso incidente stradale di Eddy Cochran il 17 aprile 1960, data con cui i critici musicali pongono fine alla storia del rock and roll.
Daniele Martignetti – Onda Musicale