Sono molti i film biografici (o autobiografici) su cantanti e su alcune band, alcuni molto conosciuti, altri meno. In questo articolo vogliamo presentare quelli che – secondo noi – sono i migliori.
1. Bohemian Rhapsody – Bryan Singer (2018)
Uscito a fine novembre 2018, Bohemian Rhapsody detiene il record del miglior incasso (2018) in Italia. Al momento ha incassato quasi 30 milioni di euro che diventano 850 milioni di dollari in tutto il pianeta. Il film ripercorre la vita di Freddie Mercury, interpretato da Rami Malek, dai primi incontri con Brian May (Gwilym Lee) e Roger Taylor (Ben Hardy) quando ancora suonavano in band chiamata Smile, fino alla consacrazione dei Queen al concerto Live Aid del 1985. Pur senza grandi performance di regia (anzi con qualche inesattezza storica), il biopic – dal forte spirito pop – trova l’equilibrio tra ritmo, humour, sentimenti e hit che hanno fatto la storia del rock.
2. Blaze – Ethan Hawke (2018)
Terzo film da regista dell’attore Ethan Hawke, racconta la vita di Blaze Foley (interpretato da Ben Dickey), oscuro e iconico cantautore country texano che è stato un riferimento per molti talenti come Merle Haggard e Willie Nelson, poco noto però al di fuori dei confini del Texas. Intrecciando tre piani temporali, il film, applaudito dalla critica americana, indaga la sua storia d’amore con la sua musa Sybil Rosen, la sua ultima e tragica notte (fu ucciso a quarant’anni con un colpo al petto dal figlio di un amico); l’influenza che le sue canzoni e la sua morte hanno esercitato su ammiratori, amici e nemici.
3. Nico, 1988 – Susanna Nicchiarelli (2017)
Secondo noi il film italiano più bello del 2017. Vincitore della sezione Orizzonti della Mostra del cinema di Venezia, è il racconto degli ultimi anni di vita della “sacerdotessa delle tenebre“, Christa Päffgen, in arte Nico, l’ex cantante dei Velvet Underground. Scontrosa, intrattabile, tossicomane, viene dipinta con sincerità viscerale e vibrante e sincero. La interpreta meravigliosamente l’attrice danese Trine Dyrholm (canta davvero lei).
4. Florence – Stephen Frears (2016)
Non canta solo chi ha una bella voce. Cantano anche gli stonati, e a volte capita che abbiano successo. È andata così a Florence Foster Jenkins, protagonista di una storia incredibile. Soprano statunitense dalla grande passione per la musica ma assolutamente priva di talento, nel primo Novecento divenne famosa proprio per la sua completa mancanza di doti canore. In Florence la interpreta, maltrattando le sue corde vocali e le nostre orecchie, Meryl Streep. Film gradevole seppur non indimenticabile, con Meryl come al solito meravigliosa, tenerissima e quasi commovente nella sua ostinata incoscienza.
5. La vie en rose – Olivier Dahan (2007)
La tormentata vita della grandissima cantante francese Edith Piaf viene ritratta magistralmente in questo lungometraggio, che ha come protagonista la bravissima attrice Marion Cotillard. Dagli inizi in assoluta povertà fino al successo costellato di dispiaceri e solitudine, La vie en rose è un film sul dolore e sulla genialità di un’indimenticabile artista. Un ritratto libero e non strettamente biografico, dalla giovinezza al successo, che si lascia guardare e che ha vinto due Oscar: uno al trucco e uno alla performance di Marion Cotillard, quasi irriconoscibile nei panni del mito della canzone francese Édith Piaf, artista capace di incanalare nella sua voce le tragedie personali e le battaglie emotive.
6. Control – Anton Corbijn (2007)
Nel suo film d’esordio, il regista olandese Anton Corbijn si fa subito notare alla Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes, incassando il consenso di pubblico e di critica. Il film racconta in un bianco e nero evocativo la vita del leader dei Joy Division, Ian Curtis, morto suicida a 23 anni. Con una grande interpretazione, Sam Riley fan rivivere il cantante britannico alla vigilia del primo tour negli Stati Uniti.
7. Ray – Taylor Hackford (2004)
Il ritratto energico dei successi e delle paure di un grande musicista, Ray Charles, cantante e pianista non vedente che morì poco prima dell’uscita del film. Mentre conquistava il pubblico con il suo stile inconfondibile che incorporava influenze gospel, country e jazz, combatteva la segregazione nei club in cui suonava e sosteneva i giovani artisti neri. Lo interpreta con passione Jamie Foxx, che per questa performance vinse un Golden Globe e un Oscar.
8. La bamba – Luis Valdez (1987)
“Para bailar La Bamba / Para bailar La Bamba / Se necessita una poca de gracia / Una poca de gracia…“. Impossibile non conoscere La bamba, canzone folk messicana, una delle più note degli anni Cinquanta. A renderla famosa fu Ritchie Valens, cantante e chitarrista statunitense di origini messicane che morì a soli 18 anni in un incidente aereo il 3 febbraio 1959, battezzato “il giorno in cui morì la musica”, perché sul velivolo c’erano – e morirono – anche i cantanti J. P. “The Big Bopper” Richardson e Buddy Holly. Il film La bamba ricostruisce l’inquietudine e la passione musicale del giovane Valdez (interpretato da Lou Diamond Phillips) come anche le condizioni della comunità ispanica in America.
9. Dreamgirls – Bill Condon (2006)
Il film racconta l’ascesa al successo del gruppo vocale femminile, le Dreamettes, ispirato alle celebri Supremes, gruppo che ha dato i natali artistici alla cantante afroamericana Diana Ross. Il film si guadagna sei nomination agli oscar e 2 statuette, per Miglior Attrice non protagonista a Jennifer Hudson e Miglior Sonoro.
10. Io non sono qui – Todd Haynes (2007)
Cate Blanchett offre un’interpretazione straordinaria di un umorale Bob Dylan all’apice del suo successo. Tra serate fatte di musica e cocktails, Todd Haynes e Oren Moverman raccontano gli anni ’60 in tutto il loro splendore, senza dimenticarsi i personaggi che hanno ispirato il grande cantautore del Minnesota, facendone ciò che è e ciò che è stato.
11. Walk the Line – James Mangold (2006)
Film biografico musicale sulla vita del mitico cantante country Johnny Cash. Dalla terribile infanzia, segnata dalla morte del fratello, alla giovinezza fino alla scoperta del suo talento musicale. Il successo, la droga, le donne, le canzoni, e poi finalmente la felicità e l’amore, per questo grande musicista dalla vita tormentata. Straordinaria interpretazione di Joaquin Phoenix.
12. Sid and Nancy – Alex Cox (1986)
Una coppia punk. Dietro la storia d’amore di Sid Vicious e Nancy Spungen si è speculato moltissimo. Personaggi tormentati che vivevano la loro vita all’estremo, tra sesso, droga e punk. Alex Cox si è cimentato in un film che si propone di raccontare la loro vita sregolata, sulle note delle canzoni dei Sex Pistols.
13. The Doors – Oliver Stone (1991)
Oliver Stone ripercorre la storia del talentuoso Jim Morrison, fondatore e membro di una delle band più amate di sempre, i Doors. In mezzo compaiono anche altri nomi illustri, tra cui Andy Warhol e Tom Baker. Il protagonista è Val Kilmer, che interpreta il cantante originario della Florida.
14. Quadrophenia -Franc Roddam (1979)
Il film è stato realizzato partendo da un album della band inglese “The Who”, e racconta le storie che vengono narrate nelle canzoni del disco. La pellicola è ambientata nella Londra degli anni ’60, con protagonista un giovane ragazzo con velleità di musicista.
15. The Beatles: Get Back – Peter Jackson (2021)
Il film, diviso in tre puntate, racconta le registrazioni che nel gennaio 1969 portarono i Beatles a realizzare quello che, nato come il progetto di ritorno alle origini “Get Back”, finì per diventare “Let It Be“, ultimo disco pubblicato dalla band di Liverpool prima dello scioglimento l’anno seguente. Da quelle sessioni tanto chiacchierate nacquero anche i brani che finiranno poi in “Abbey Road“, uscito alla fine del 1969. Le riprese, realizzate inizialmente per il film “Let It Be”, sono state rielaborate, rimasterizzate e prodotte da Jackson che ha avuto accesso a molto più materiale di quello che fu poi effettivamente nella pellicola del 1970.
Ore e ore di girato che vengono proposte in una qualità altissima che portano lo spettatore all’interno della band, come in una macchina del tempo, mostrando dall’interno la scrittura e le registrazioni del disco ma anche l’attesa per il ritorno live one shot con il celebre ‘rooftop concert’. Il documento è di una grande importanza storica perché le cronache hanno sempre parlato dei Beatles come di una band arrivata ai minimi termini, lacerata dalle tensioni interne che, di lì a pochi mesi, avrebbero portato allo scioglimento dei Beatles.