Musica

Jimmy Page: “Il Covid-19 mi ha fatto tornare la voglia di suonare dal vivo perchè la musica è morta senza i live”

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L'emergenza sanitaria dovuta al coronavirus ha colpito duramente molti settori produttivi in tutto il mondo e anche quello della musica dal vivo e del suo indotto.

In una nuova intervista per GQJimmy Page ha affrontato questo argomento, rivelando che il Coronavirus gli ha fatto tornare la voglia di suonare dal vivo anche se, per la verità, negli ultimi anni il chitarrista dei Led Zeppelin ha già provato a organizzare il suo ritorno sul palco ma questa ipotesi non si è mai concretizzata. Quando l’emergenza sanitaria sarà finita, forse Jimmy regalerà ai moltissimi fans il suo ritorno.

Quando c’è stato il primo lockdown a marzo – ha detto Jimmy Page – ho pensato ‘Bene, adesso è il momento di iniziare a pensare di tornare in scena e di esibirmi di nuovo dal vivo.” 

Il chitarrista britannico, nato a Londra il 9 gennaio 1944, ha spiegato che vedere moltissimi concerti cancellati a causa della pandemia da covod-19 ha rafforzato quella che è una sua convinzione da sempre: che la musica perde gran parte del suo valore senza i live.

Parlando del futuro, Jimmy Page, 76 anni, si è detto preoccupato per la mancanza di opportunità di esibirsi dal vivo con la quale tanti artisti dovranno fare i conti, specialmente quelli alle prime armi. Queste le sue parole: “È un periodo così triste e disperato ciò che questo virus ha causato a livello internazionale alle famiglie, alle arti, a tutto ciò che amiamo e a cui teniamo, e a tutta la situazione dei concerti, mi preoccupa davvero molto. Non sarò mai uno di quelli che registrano un disco da soli e poi inviano un file a qualcuno. Non sono diventato un musicista per fare una cosa del genere, ma per suonare insieme e per ciò che questo significa."

"Abbiamo bisogno di suonare con le persone – ha proseguito il chitarrista dei Led Zeppelin – abbiamo bisogno degli spettacoli dal vivo, abbiamo bisogno della comunità, perché senza tutti questi elementi la musica non significa nulla, perde il suo valore. Suonare dal vivo è importante per i giovani musicisti – ha sottolineato Page – quando noi eravamo giovani, organizzavamo tutte quelle piccole esibizioni nella speranza di suonare poi in un posto più grande e questa è una parte così importante di quella comunione tra gli artisti che suonano insieme. Per me – ha concluso il grande chitarrista inglese – è sempre stata la cosa più importante.

La speranza di tutti i fans degli Zeppelin, ma non solo, è di un ritorno alla normalità che consenta di rivedere presto i musicisti sui palchi di tutto il mondo e, perchè no, magari anche una reunion dei Led Zeppelin come è accaduto alla O2 Arena di Londra il 10 dicembre del 2007.

 

 

 

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— Onda Musicale

Tags: Londra/O2 Arena/Reunion/Jimmy Page/London/coronavirus/lockdown
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