Musica

Nerd alla conquista del rock

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Da quando esiste, il rock è spettacolo, immagine, godimento per gli occhi oltre che per le orecchie. 

Tutti, comunemente, abbiamo inteso il rock ‘n’roll come il mito della coolness, dei figaccioni rockettari, dei capelloni con la camicia a quadri di Seattle, dei surfer coi pettorali scolpiti nel marmo. Generazioni di adolescenti si sono ispirati ai ciuffi dei Beatles negli anni sessanta o al broncio di Mick Jagger.

Con l’avvento dei video e delle tv musicali si è giunti il punto di non ritorno. La musica ridotta a orpello di adoni e donne belle come modelle, bellissime e provocanti star dai seni e dalle gambe prorompenti, concerti ed esibizioni che sembrano sfilate di moda e un sacco di altre amenità appaganti l’occhio oltre che l’orecchio.

Ma tra le righe di queste grandi pettinature di cui il rock stesso mai ha smesso di farsi emblema, c’è tutto un filone che nasce proprio da un’estetica alternativa.

Un manipolo di artisti dotati di buona musica e pessimo look sono riusciti ad imporsi nello star system nonostante un aspetto da ragioniere o da chitarrista del catechismo. Casuale, contingente, alcuni lo hanno definito nerd rock, o dork rock. Altri, geek rock. Il rock da sfigati/nerd insomma.

A voi una manciata di tracce da ascoltare per non essere cool.

Elvis Costello “Oliver’s Army”.

Questo rocker dall’inconfutabile talento ha sbaragliato la concorrenza presentandosi con occhialoni improbabili e suonando in giacca e cravatta rappresentando l’antilook degli anni 80.

Weezer “Buddy Holly”

Ecco coloro che hanno praticamente inventato la moda degli sfigati con gli occhiali neri da Clark Kent. Nascono in California nel 1992 e il loro primo disco contiene uno dei pezzi più emblematici del genere: Buddy Holly.

They might be giants “ Put your hands inside the Puppet Head”

Per molti un gruppo sconosciuto, per altri una band di culto degli anni Ottanta. Pezzo tra i più caratterizzanti della band, inciso nel 1985, si nutre di strumenti non convenzionali per l’epoca.

Harry and the Potters “ Harry Potter”

Un gruppo decisamente underground , reso meno underground, negli ultimi anni, per via della facilità di indirizzamento informatico quando si cerca qualcosa in rete riguardo al mago più famoso per grandi e piccini. Il pezzo, emblema della band, della durata di 56 secondi, ha un testo niente male. La band nasce nel 2002 quando in un classico backyard party tutti i gruppi invitati a suonare avevano dato buca all’ultimo e i due fratelli pensarono bene di improvvisare qualcosa. Sei persone come pubblico … ad oggi sono arrivati al quarto disco.

Barenaked Ladies “ One week”

Arrivare a livelli di nerditudine come questo gruppo è alquanto difficile. Conosciuti per la sigla di The Big bang theory, la band ha venduto circa 15 milioni di dischi.

Ben Folds “Rockin’ the suburbs”

Uno dei nerd più nerd che abbia camminato sul pianeta Terra e che ha deciso di dedicarsi all’arte delle sette note. Il suo primo disco solista esce l’11 settembre 2001….

The Advatage “ Castlevania”

L’idea di questa band strumentale è questa: coverizzare sigle di prodotti Nintendo rivisitandole in forma rock. Hanno ottenuto così un fanbase di tutto rispetto e portato all’attenzione di tutti di quanto fosse potenzialmente intrigante la musica dei videogames.

Rush “YYZ”

Geddy Lee, Alex Lifeson e Neil Pert crearono questo pezzo basato sul codice Iata dell’aereoporto di Toronto, sentendo la ritmica del codice morse che passava attraverso la radio del pilota mentre stavano per atterrare.

Focus “Hocus Pocus”

Brano tratto dal primo successo della band uscito nel 1971. Hocus Pocus è un’espressione magica, ha quel suono giusto per lasciare un certo alone di mistero ed è perfetta associata alla canzone e al suo testo.

Mica P. Hinson “ Take off that dress for me”

Guardandolo sembra il classico genio dell’informatica disadattato e incapace di approciare ad una ragazza e si fa fatica a credere all’incredibile numero di avventure e trasgressioni di cui è stato protagonista.

Public Service Broadcasting “ People will always need coal”

Questo duo di maghi dagli effetti elettronici e dalla rivisitazione di suoni e voci vintage presi da vecchi nastri degli anni cinquanta, pubblicità e discorsi della BBC sembra uscito davvero da una pausa di lavoro ed anche il look ricorda quello del giovane Bill Gates.

 

   Myriam Al Jazazi – Onda Musicale 

 

— Onda Musicale

Tags: The Beatles/Mick Jagger/Weezer
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