L’arte trova nelle origini l’energia e la sua forza espressiva. Nel rapporto tra l’artista e l’infinito si manifesta tutta la meraviglia e il mistero di un costante tentativo di comprendere ed entrare in rapporto con esso.
La tecnologia ha consentito di costruire uno spazio apparentemente sicuro nel quale le azioni si ripetono e l’imprevisto è ridotto. Le protesi tecnologiche hanno liberato l’uomo da molti affanni e tutto sembra a portata di mano. Ma che avviene realmente? La dimensione umana si inaridisce, lo sguardo si fissa sullo smartphone e comincia a piovere senza interruzione. È la profezia di Blade Runner del 1982, ma il replicante rinuncia alla sua invulnerabilità e vuole essere umano.
Nell’epoca della riproducibilità la musica è passata dall’esclusività di alcune composizioni e concerti pensati per luoghi e persone ad un sottofondo ininterrotto che penetra fin dentro il nostro più intimo silenzio. In altre occasioni diventa rito di massa o riempitivo. Ha perso la sua unicità e sacralità, il suo essere accadimento in un luogo, in un tempo e per un motivo preciso. Da questa riflessione nasce il progetto “Unico”.
Dopo la performance “Due” presentata da Claudio Strinati al Mugellini Festival 2020, Alberto Nemo ha immaginato un componimento musicale che fosse esclusivo per una persona e che restasse unicamente suo nel tempo. Ecco dunque il progetto di un brano inciso su un vinile a 45 giri e stampato in copia unica con la copertina dipinta da Alberto stesso. Questo pezzo sarà posto in vendita e chi lo acquisterà sarà il solo a conoscerne il contenuto che non verrà pubblicato in nessun altro modo. Nessuna emittente trasmetterà quel brano perché apparterrà esclusivamente al possessore del vinile che, se vorrà, potrà farlo ascoltare ad altri. È la dimensione umana che Alberto Nemo vuole da sempre ritrovare attraverso il suo lavoro al quale dedica ogni momento della sua vita. Una ricerca costante dell’uomo nonostante la pioggia battente e incessante di questo tempo.
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