Il 16 dicembre del 1770 nasce a Bonn (Germania) Ludwig van Beethoven, il compositore che proietta improvvisamente la musica nella dimensione della modernità.
Intellettuale colto, attento lettore della filosofia e della letteratura del suo tempo, da Immanuel Kant a Friedrich Schiller, Beethoven nelle sue ormai celebri tre fasi creative, modifica profondamente nella struttura e nella sostanza tutte le forme musicali, dalla sinfonia alla sonata, dal concerto al quartetto d’archi, introducendovi l’interiorità dell’artista e soprattutto impregnandole di valori etici e morali altissimi, dai grandi ideali di libertà ai valori dell’Europa moderna post rivoluzionaria, tanto da essere definito il Titano della musica.
Monarchi e potenti d’Europa riuniti al Congresso di Vienna del 1815 rendono onore al compositore tedesco. E non è un caso che il celeberrimo ‘Inno alla Gioia’, tratto dall’ultimo movimento della Nona sinfonia, sia stato scelto come Inno d’Europa.
Anche Beethoven, come il piccolo Mozart, ha un padre musicista che vuole esibirlo come bambino prodigio. Ma a differenza di Mozarts, Ludwig non ha successo come ‘enfant prodige’, si affermerà nel corso degli anni grazie alla sua genialità compositiva. E la sua musica, che da sempre riempie la sale da concerto di tutto il mondo, quest’anno è ancora più presente grazie alle numerose iniziative messe in campo dalle più importanti istituzioni musicali internazionali per celebrare il 250esimo anniversario della nascita.
Anche Google Arts & Culture ha annunciato un progetto dedicato al compositore, dal titolo ‘Beethoven Everywhere‘: una raccolta digitale realizzata grazie alla collaborazione tra diverse istituzioni culturali dalla Carnegie Hall all’etichetta discografica Deutsche Grammophon e alla Karajan-Akademie, dalla Chineke! Orchestra alla Biblioteca di Stato di Berlino e alla Secessione di Vienna.
(fonte adnkronos – link)
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