Oggi esce il nuovo disco di Paul MCCartney intitolato “McCartney III“. Per l’ex bassista dei Beatles si tratta di un lavoro realizzato nella sua fattoria nel Sussex (Inghilterra) durante il lockdown.
Paul McCartney ha suonato tutti gli strumenti e ha registrato quasi ogni giorno e alla fine è nato un disco con undici brani inediti, a distanza di 50 anni dal suo primo disco solista. La data iniziale di uscita era l’11 dicembre ma è stata posticipata ad oggi per non meglio precisate “ragioni tecniche“.
Per molte persone indossare la mascherina anti-Covid 19 è una cosa spiacevole e scomoda, benché assolutamente necessaria, per Paul McCartney invece è una liberazione in quanto può andarsene in giro senza preoccuparsi di essere riconosciuto.
“Oggi sono andato al lavoro con la mascherina – ha raccontato Macca – guardavo tutti dritto negli occhi. Adoro indossarla, mi piace l’anonimato, perché posso andare ovunque e fare qualunque cosa senza essere riconosciuto.”
Tuttavia a dispetto del vantaggio di non essere riconosciuto Paul McCartney è perfettamente consapevole delle difficoltà vissute dalla gente in questo terribile anno 2020. “Questo è stato probabilmente l’anno più spaventoso delle nostre vite – ha ammesso Paul – perché quando ci sono state le altre grandi crisi mondiali, come l’AIDS, l’influenza aviaria o la SARS, queste hanno riguardato per lo più altre persone, ma questa cosa sta capitando a tutti noi, indipendentemente da chi tu sia o da cosa tu stia facendo.”
Ma Paul McCartney non perde la speranza vuole essere ottimista e giudica positivamente avere trascorso gran parte della quarantena con la figlia e con i nipoti.
“Per quanto terrificante possa essere tutto ciò che sta succedendo – ha concluso il musicista inglese – spero che ci sia servito per imparare qualcosa. Infatti, a parere mio c’è anche quale aspetto positivo come capire quanto sia bello rallentare i ritmi delle nostre vite, stare con la famiglia e avere del tempo da dedicare alle altre persone, anziché correre sempre da una parte all’altra del mondo.”
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