Musica

La prova del venti. Alberto Nemo nel Guinness dei Primati

|

Quello che sta finendo è stato un anno diverso che ha cambiato profondamente l’idea precedente di tempo e spazio.

La necessità di riorganizzare velocemente la vita ha messo molti in difficoltà, alcuni settori in particolare hanno accusato il colpo, tra questi il mondo dello spettacolo e della musica. Per Alberto Nemo il duemilaventi è stato un anno da record. Per un artista come lui che non pensa al concerto tradizionale come alla forma di espressione più importante, quest’anno ha portato a una maggiore concentrazione.

Un artista di razza non teme di mettersi alla prova con il peggiore dei critici, cioè se stesso. Nemo inizia con “Giostre” che esce allo scoccare della mezzanotte, primo album dell’anno e del millennio. Una vera e propria dichiarazione di intenti in cui inserisce nove brani che saranno alla base della sua ricerca: dalle composizioni evocative alla declamazione poetica, dal brano strumentale alla nemizzazione di un brano degli anni Sessanta.

A gennaio parte il suo “Nemesi Tour” nel quale porta nelle maggiori piazze dell’Italia del nord un messaggio stampato nel quale, in maniera quasi profetica, si parla di “Spettacolo finito”. Le prime voci di pandemia si stavano alzando e di lì a poco saremmo entrati nel tunnel. Alberto entra nel suo studio ed è il primo a pubblicare un brano dal titolo “L’amore ai tempi del coronavirus” che prefigura ciò che sarebbe accaduto. Inizia così la sua personale sfida, la scalata solitaria che ha come unico scopo quello di provare al crogiuolo la sua arte per tenere infine solo la luce dell’oro. È la prova del venti, di questo anno di fuoco che ha bruciato tanto ma che ha dato la spinta ai veri ricercatori.

A marzo esce il “Manifesto della Musica essenziale”, a il racconto “L’alieno”, metafora potente di questo periodo storico. Sempre a maggio pubblica il “Piccolo Manuale dello scarabocchista”, un elogio allo scarabocchio che ha come incipit “Tutto ciò che è finito è pronto per la sepoltura”. A luglio esce uno scritto dal titolo “La Pittura vocale” che va ad approfondire il discorso aperto con il manifesto. Ad oggi sono trentadue gli album realizzati da Alberto Nemo durante questo anno, un lavoro incessante di arrangiamenti e registrazioni, realizzati per la maggior parte in presa diretta con un video che li documenta.

Un lavoro da Guinness dei primati che ha avuto il suo coronamento con la performance “Due”, presentata da Claudio Strinati al Mugellini Festival di ottobre. Un’esibizione per una sola persona, un incontro di grande suggestione umana ed emotiva che offre all’ascoltatore un’esperienza unica.

 

 

PAGINA FACEBOOK DI ONDA MUSICALE

— Onda Musicale

Tags: Alberto Nemo/Manifesto della Musica Essenziale
Segui la pagina Facebook di Onda Musicale
Leggi anche

Altri articoli