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«LET’S SWITCH – FATE CAMBIO»

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Uno spettacolo che riflette sui ruoli opposti di maschile e femminile e sui relativi stereotipi“TeatroE” è pronto a salire sul palcoscenico giovedì 21 maggio al Teatro Portland con la sua nuova produzione: «Let’s switch – Fate cambio».

Uno spettacolo, realizzato da “TeatroE” in collaborazione con “EstroTeatro”, incentrato sul problema delle differenze e sulla discriminazione tra i generi che riflette sulla conseguente disparità di diritti e opportunità per uomini e donne. La drammaturgia è stata scritta a quattro mani daCinzia Scotton ePoyraz Turkay ed è lo stesso Turkay ad averne curato la regia. In scenaAlessio Dalla Costa,Anna Valerio,Michele Comite eCinzia Scotton.

Il progetto, che è stato realizzato con il sostegno dell’Assessorato alle Pari Opportunità della Provincia Autonoma di Trento, e sarà in scena giovedì 21, venerdì 22, sabato 23 e domenica 24 maggio 2015 alle ore 21 al Teatro Portland,all’interno della rassegna Portland Off è stato illustrato oggi a Trento nell’ambito della piattaforma di comunicazione “Cultura Informa” dal direttore del TeatroE Alessio Dalla Costa, dal regista Poyraz Turkay e da Cinzia Scotton che ha curato la drammaturgia dello spettacolo.

Una pièce che rappresenta un’analisi della realtà in cui viviamo, fortemente caratterizzata da un bipolarismo di base tra i due generi opposti di “maschile” e “femminile”. Una divisione netta, imposta dalla natura, ma estesa anche alla cultura e a ogni altro aspetto della vita quotidiana e che da sempre è artefice e complice nella definizione dei diversi ruoli attribuiti ai due sessi.

A costituirsi come fonte delle diseguaglianze tra i due generi non sono le differenze di genere in sé, da considerarsi anzi ricchezza fondamentale e irrinunciabile per l’evoluzione della specie in tutti i suoi aspetti, bensì la creazione e il consolidamento degli stereotipi riguardanti l’uomo e la donna.

Stereotipi responsabili di un’influenza profonda sugli individui e sulla società e capaci di condizionare scelte e comportamenti in modo sottile e lasciando spesso gli individui inconsapevoli del loro stesso condizionamento: stereotipi talmente radicati nella realtà quotidiana, da rendersi difficilmente percepibili e riconoscibili dagli stessi soggetti che li vivono.

Sul palco quattro attori, due dei quali si prestano all’interpretazione di diversi personaggi rendendo il passaggio tra i diversi ruoli evidente al pubblico grazie alla presenza in scena di quattordici servi muti, sette maschili e altrettanti femminili, che “osservano” la scena e fungono da monito di altrettante presenze che entrano ed escono dalla storia.

Dinamiche, preconcetti sociali e ruoli prestabili all’interno della famiglia e della comunità, in questo spettacolo vengono messi in discussione attraverso un sagace uso dell’ironia e una messa in scena brillante e piena di sorpreseper sottolineare le differenze, le limitazioni e le discriminazioni che sussistono all’interno della nostra società e che ne determinano uno sbilanciamento delle possibilità di cui godono i due sessi.

Per informazioni www.estroteatro.it

Per prenotazioni e biglietti www. teatroportland.it

TRAMA:

Gio si trova in Cina per un viaggio d’affari. Durante la sua assenza Gabri vince un bando per partecipare ad un importante workshop di tre mesi a New York, tuttavia decide di non comunicarlo subito a Gio, ma di aspettare il suo ritorno. Quando dà la notizia non riceve però la reazione sperata: Gio non è d’accordo che Gabri si allontani per un periodo così lungo dalla famiglia, in particolare dai figli. Gabri cerca allora il sostegno di Robi, che a sua volta ha un grande problema da risolvere: un’ingiustificata gelosia da parte di Cri, che sta logorando il loro rapporto. Le storie dei protagonisti si intrecciano con quelle di tanti altri personaggi, in un susseguirsi di situazioni nelle quali ognuno lotta per difendere la propria libertà e conquistare nuovi spazi.

— Onda Musicale

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