Musica

Attribution: il singolo “Sexy tired” anticipa l’uscita del disco

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Chitarra, basso, batteria in una mescolanza di rock, funk, blues, jazz e psichedelia. Con il power trio bergamasco il rock settantiano non è mai stato così vivo, sanguinante e immaginifico.

E’ disponibile da oggi su YouTube “Sexy Tired” (https://youtu.be/pXr3LBqcos4), primo singolo con video live in studio degli Attribution, power trio bergamasco formato Marco Pasinetti (chitarra), Sebastiano Pezzoli (basso) e Stefano Guidi (batteria). 

La band a luglio pubblicherà il debutto “Why Not”, dieci tracce di tiratissimo e multiforme rock settantiano cantato in inglese che si espande in multiformi rivoli sonori animati da una creatività disinteressata agli steccati, là dove è la forza immaginifica del suono la sola ragione d’essere.

Registrato in presa diretta nel novembre 2014, “Why Not” è un disco che fin dal titolo rivendica il proprio desiderio di libertà sonora e una voglia di sperimentare senza intellettualismi ma badando al sodo, che è la cifra principale del suono degli Attribution. I brani del gruppo sono intrecci di generi diversi (rock, funk, blues, jazz, psichedelia) che si restringono serrati nella pulsazione del groove per poi allargarsi in spazi improvvisativi dove tecnica e interplay diventano sangue e immaginazione.

A fare da filo rosso lungo tutta la tracklist ci pensa l’alchimia sonora dei tre, che come viaggiatori del suono vanno alla scoperta delle loro possibilità espressive non dimenticando mai di metterci la giusta dose d’intensità e sudore. E ciò accade anche quando rivisitano in modo del tutto personale un classico qual è “Cold Turkey” di John Lennon o quando allargano il loro campo d’azione ad altri strumenti, come i fiati del jazzista Guido Bombardieri,  Alessio Palmieri, Maurizio Bazzana e Alessandro Bottacchiari, il Fender Rhodes di Fidel Fogaroli (già al lavoro coi Verdena), il flauto traverso di Andrès Pasinetti e la voce di Andy Brevi.

Why Not” è un disco che sa cullare nella penombra interiore di un blues jazzato e psichedelico ma poi colpisce coi manrovesci di una chitarra irrorata di funky mentre basso e batteria dettano un travolgente beat negroide. In entrambi i casi però quello che importa agli Attribution è la capacità dei loro brani di rapire chi ascolta e portalo in una dimensione altra, dove ad ogni domanda sulla libertà si può rispondere semplicemente:”Perché no?”.

— Onda Musicale

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