L’attrice Laura Antonelli, il cui vero nome era Laura Antonaz, è morta nella sua casa di Ladispoli, dove viveva da sola. Non è ancora ben chiara la causa del decesso e l’ultima persona a vederla ancora in vita è stata la sua badante venerdi scorso.
Laura Antonelli, 74 anni era nata a Pola e aveva raggiunto l’apice della sua popolarità negli anni settanta e ottanta, diventando anche un’icona sexy, anche se il vero sucecsso arriva nel 1973 quando interpreta il ruolo della bella e sensuale cameriera di “Malizia“, film di Salvatore Samperi.
La pellicola registra un successo dietro l’altro, diventando ben presto un cult nel suo genere. Nella circostanza la bella e brava Laura conquista tutti con la sua sensualità, che le consente di vincere, per quel ruolo, il Nastro d’Argento alla migliore attrice protagonista e il Globo d’oro alla miglior attrice rivelazione, premio della stampa estera.
Laura Antonelli da quel momento alterna film d’autore a pellicole incentrate su di lei, ma la sua luminosa carriera viene rovinata nella notte del 27 aprile 1991, quando nella sua villa di Cerveteri, nei pressi di Roma, vengono trovati 36 grammi di cocaina. L’attrice viene arrestata e condotta nel carcere di Rebibbia (Roma), e successivamente viene condannata in primo grado a tre anni e sei mesi di carcere per spaccio di sostanze stupefacenti. In seguita l’attrice fu assolta “perchè il fatto non costituisce rato“.
Dopo il fallimento del rifacimento del film “Malizia“, nel 2000, Laura Antonelli non riesce più a trovare ruoli come attrice e inizia a vivere una situazione di forte disagio dalla quale non si è più ripresa e che l’ha portata ad affermare che la vita terrena non le interessava più.
Nella sua carriera ha recitato in 42 pellicole, fra il 1964 e il 2000 e nel 2013 il cantante Simone Cristicchi le dedica una canzone dal titolo “Laura“, nella quale viene sottolineato il fatto che l’attrice fosse stata dimenticata come donna e come attrice.
Anche Lino Banfi, grande amico di Laura, lanciò un appello a favore della sua amica e scelse di farlo dalle pagine del Corriere della Sera il 3 giugno 2010. Nella circostanza il popoalare attore pugliese scrisse all’allora Presidente del Consiglio e al Ministro per i Beni Culturali chiedendo un aiuto per Laura. Ma la donna, tramite il suo legale, fece sapere che non intendeva accettare il vitalizio propostole e che preferiva essere dimenticata.
Stefano Leto
