Musica

I nuovi territori del Jazz contemporaneo

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E’ stata presentata oggi a Trento nel corso di una conferenza stampa “Jazz’About“, la nuova stagione del jazz allestita dal Centro Servizi Culturali S. Chiara.

Il calendario dei concerti è stato illustrato dal direttore, Francesco Nardelli e dal nuovo consulente artistico Denis Longhi.

Con sette concerti distribuiti nella programmazione fra il Teatro Auditorium di Trento e il “Melotti” di Rovereto, la nuova stagione «Jazz’About» si propone di allargare il focus sul bacino d’utenza destinatario, percorrendo un itinerario vivo e pulsante, con gli occhi ben piantati sul presente (e anche sui futuri possibili), ma con radici profondamente collegate ad una fonte primigenia, quella della musica black, che ha generato jazz, blues e soul, isole sonore dove ritmo, espressività, istinto e intensità melodico-armonica riescono a combinarsi e a nutrirsi a vicenda in modo totale. 

La rassegna intende investigare i nuovi territori in cui si affaccia il Jazz contemporaneo, andando a toccare le linee tangenti di luoghi e concetti musicali caratterizzati da sonorità afrobeat, elettroniche, funk e di sperimentazione, contaminate dalle nuove scuole americane e nord-europee.

I concerti, quattro programmati al Teatro Auditorium di Trento e tre al “Melotti” di Rovereto, avranno per protagonisti Marcos Valle, un gigante della musica brasiliana; la Cinematic Orchestra che intreccia il calore del soul con gli stilemi dell’elettronica; il cantante e vibrafonista californiano Roy Ayers; il carismatico band leader etiope Mulatu Astatke; il norvegese Bugge Wesseltoft, uno dei nomi più importanti del pianismo jazz degli ultimi anni; Robert Glasper, pianista talentuoso che sa mettere d’accordo mondi spesso distanti fra loro e, per finire, Mattew Herbert, musicista/sperimentatore capace di stravolgere i canoni classici portandoli in un futuro giocoso e spiazzante. 

Una proposta che intende sollecitare e creare interesse su di un pubblico trasversale ed eterogeno, con un grande potenziale su di una fascia più giovane e in età universitaria, grazie all’offerta modulare degli spettacoli.

— Onda Musicale

Tags: Robert Glasper
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