Il disco di Max Zanotti, ex componente dei Deasonika e dei Razophonik, è un prodotto che potremmo definire in stile anni ’70 con influenze anni ’90.
Il suono dei Casablanca, ricco di sfumature e potente nei toni, ricorda infatti le sonorità tipiche di quel periodo in cui le formazioni musicali cercavano di comunicare senza badare troppo ai dettagli.
Il risultato è proprio questo, un sound ricco, ben curato, dove Max Zanotti e la sua band riescono a creare esattamente quello che vogliono: il tipico sound indie rock in stile italiano.
Il disco si ascolta volentieri e si apprezzano le melodie leggermente malinconiche che costituiscono una buona parte del lavoro musicale.
Particolarmente apprezzata la traccia “Non lo volevo”, con il ritornello martellante che ti rimbalza nella testa e ti rimane fisso nel ricordo.
Ho trovato interessante anche il brano “Radio sputa“, sesto degli undici presenti nel disco. Bella e piacevole la chitarra ricca di chorus e flanger che da il via alla canzone e che prosegue con un bel ritmo intervallato dai tipici cori anni ’80.
Bel disco, non c’è che dire, almeno per chi ama il rock schietto e leggermente ruvido delle sonorità tipiche dell’ indie.
Stefano Leto