Il cantante degli Stone Temple Pilots Scott Weiland è morto nella giornata di ieri nella città americana di Medina, nello stato del Minnesota.
Il suo corpo è stato trovato su un camper che era al seguito della carovana di supporto al tour in corso di svolgimento in America.
Weiland, 48 anni, è stato uno dei massimi esponenti del genere grunge con la formazione degli Stone Temple Pilots, anche se la sua vita è stata sempre tormentata e devastata dall’uso di droga. Proprio per questa sua dipendenza è stato costretto a lasciare la band più di una volta.
Scott Weiland stava facendo un tour con la formazione degli Wildabouts, che avevano perso il loro chitarrista a marzo di quest’anno, morto improvvisamente e probabilmente per un mix di droghe. (leggi l’articolo)
Da tempo ormai Scott aveva perso la gioia di vivere e proprio recentemente aveva rilasciato la seguente dichiarazione: “Vado in tour soltanto perché è l’unico modo di guadagnare qualcosa, ora che non si vendono più i dischi”.
Ormai era costretto a suonare in località minori o in club di piccola levatura, ben lontano dalle grandezze di un tempo e questa situazione gli pesava moltissimo.
E questa è certamente la sua ultima battaglia con la droga, dalla quale esce sconfitto pesanetmente. La sua dipendenza specialmente dall’eroina gli ha procurato molti guiai anche con la giustizia e un arresto nel 1996.
Quando gli Stone Temple Pilots scelgono Chester Bennington dei Linkin Park al suo posto lui capisce che è davvero finita e, pur intendando una causa contro gli ex compagni, capisce di essere inevitabilmente sul vial del tramonto.
E questo viale lo ha portato ad un bar di periferia dove lo attendeva la morte.
Stefan Leto