Solo da poche ore ci ha raggiunto come una sassata la notizia della morte di David Bowie (leggi l’articolo) e il popolo del web si sta muovendo omaggiando il grande “Duca Bianco” in ogni modo.
David Bowie, probabilmente consapevole del suo destino, ha fatto coincidere il suo 69mo compleanno con l’uscita del suo ultimo disco dal titolo Blackstar.
In concomitanza con l’uscita del disco è stato diffuso anche un video dal titolo Lazarus, girato dal regista Johan Renck, in cui il protagonista è lo stesso David Bowie che vive una sorta di “incubo” in quello che sembra una sorta di testamento del grande artista britannico.
Il video è in realtà un breve film che durata circa 10 minuti e che è stato diretto dal regista e musicista svedese Johan Renck, che ha diretto anche la serie televisiva di Sky Atlantic “The last panthers” di cui il brano è il tema principale.
Il video, ispirato al musical intitolato Lazarus e ideato dallo stesso Bowie, è stato definito dai comunicati stampa come un insieme di Cantus Firmus gregoriano, con una sezione soul, beats elettronici e la voce inconfondibile di Bowie che si impone su tutto il resto.
L’artista londinese, a conferma di quanto sia stato in grado di rinnovarsi, avrebbe avuto ancora moltissimo da dire ai suoi fans sparsi in tutto il mondo, e la produzione di Lazarus potrebbe significare qualcosa di molto significativo, specie dopo la sua morte.
Infatti, da almeno quarant’anni il “Duca Bianco” progettava di scrivere e realizzare un musical e già nel 1968 aveva scritto Ernie Johnson, un’opera rock su un uomo che organizzava una festa suicida; in origine aveva ideato come spettacolo in stile “Jesus Christ Superstar” anche The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders From Mars.
Lazarus riprende quindi la storia del milionario Thomas Newton che è il protagonista di L’uomo che cadde sulla terra, totalmente smarrito e coinvolto in strani esperimenti corrosivi, che lo portano a pronunciare la frase: “Sono l’uomo che muore ogni giorno, ma non riesce mai a morire”.
Stefano Leto
