Musica essenziale, pittura vocale con istantanea musicale, sonore colonne, lampade sonore, Due, Unico, recitazione musicale, conversazione sonora, non dipinti.
Il lavoro quotidiano e costante è l’elemento essenziale di una professione. Anche nel campo creativo la regola non cambia. Alberto Nemo è un musicista e artista della voce, il suo lavoro e la sua ricerca in questo ambito è documentata da un numero di pubblicazioni che supera di gran lunga il numero dei suoi anni. Fin dagli esordi ha chiaramente espresso la sua cifra artistica che lo ha posto all’attenzione di tutti gli operatori del settore come espressione singolare e innovativa nel campo musicale. La sua necessità di entrare nel vivo della sua professione lo ha impegnato anche da un punto di vista teoretico. In un recente articolo molto dettagliato del 29 dicembre 2020 sulla pagina di Impatto Sonoro questa attività è stata sapientemente narrata da Luca Cescon. Ricapitoliamo rapidamente le proposte innovative di questo anno appena concluso.
Le “Sonore colonne” (link) un interessante recupero di sequenze tratte da film alle quali è stato unito un brano di Alberto creando così una nuova opera Le “Lampade sonore”, un brano viene abbinato a un colore che dai monitor di smartphone e computer illumina lo spazio durante l’ascolto del pezzo. “Due”, concerto per un solo spettatore alla volta.
“Unico”, un brano inciso su vinile per una sola persona. Il 2021 si preannuncia altrettanto ricco di opere, infatti nella prima settimana è già stato pubblicato un nuovo album dal titolo emblematico “Mayday”, un segnale preciso e anche un omaggio che Nemo ha voluto fare all’etichetta che lo ha supportato. In questo disco propone l’idea della “Recitazione musicale”, una declamazione di versi fatta accordando la voce su una base musicale, una via intermedia tra il canto e la recitazione pura. Sperimenta l’idea della “Conversazione sonora”, una vera e propria trasposizione in musica delle sonorità e i ritmi di una chiacchierata telefonica.
Per ultima la sperimentazione di “Assenzie”, una serie di sette “non dipinti” realizzati dall’artista Didì Gallese in cui il pennello senza colore traccia sul foglio bianco una pennellata invisibile ma esistente.
Un inizio anno che promette molto bene.
