La letteratura è sempre stata una grande forma di ispirazione nel mondo della musica. Cantautori e rock band hanno attinto e continuano ad attingere a piene mani ai personaggi dei romanzi. L’ispirazione può essere palese con veri e propri metatesti che attraverso le note conoscono nuova vita.
L’attitudine alla scrittura di Kurt Cobain ha origine nella sua insaziabile sete di conoscenza, attraverso la lettura, il cui amore non era riservato ad un genere in particolare. Amava la poesia di Charles Bukowski e le opere di William Burroughs e trovava anche il tempo per saggi come quelli della femminista Camille Paglia.
Uno dei libri preferiti di Kurt lo ha ispirato a scrivere “Scentless Apprentice”. Un thriller psicologico, vile e oscuro, quello di Patrick Süskind “Perfume, storia di un assassino”.

Ne portava sempre una copia ovunque andasse e lo rilesse decine di volte. Un libro che ha accompagnato l’artista in molti tour e ispirato il secondo brano del secondo album dei Nirvana “In Utero” del 1993. Un lavoro che all’inizio è stato quasi rifiutato dalla sua etichetta discografica perché inascoltabile.
“Profumo” racconta di un bambino, Jean Grenouille, il personaggio principale, nato nella Francia del XVIII secolo in un fetido mercato del pesce ( subito prima delle campagne igieniche su larga scala e della costruzione delle fognature). Il bambino ha qualcosa di molto strano: è nato senza odore corporeo, senza profumo, il che ha fatto sì che le persone diffidassero di lui.
La prima strofa della canzone di Cobain riflette esattamente questo:
Like most babies smell like butter/ his smell smelled like no other/ he was born scentless and senseless/ he was born a scentless apprentice.” ( come molti bebè hanno l’odore del burro/ il suo odore odorava come nessun altro/ era nato senza profumo e senza senno/ era nato un apprendista senza odore).
Piccola info: Cobain era noto per non indossare alcun deodorante. La sua ex ragazza ha dichiarato che aveva sempre un odore molto pulito e piacevole a causa di un semplice prodotto per capelli.
Grenouille ha la particolarità di percepire gli odori in maniera diversa rispetto agli altri, come fossero amplificati. Da giovane lavora per un creatore di profumi e la svolta oscura arriva quando una notte avverte un profumo diverso dagli altri, un profumo che per la prima volta gli fa come sentire qualcosa. Era il profumo di una ragazza e ne rimase così affascinato da ucciderla per avere la possibilità di annusarla in continuazione.
La seconda strofa della canzone continua a narrare la storia dell’apprendista inodore Jean Grenouille e la tecnica della “pressatura dei fiori”. Nel libro Grenouille scopre che “enfleurage” è il mezzo perfetto per catturare l’essenza fugace delle vergini dopo aver scoperto che la tecnica di distillazione non funziona sugli esseri umani. Il grasso può assorbire e conservare oli profumati e dal momento in cui ha acquisito questa nuova intuizione, Grenouille inizia ad avvolgere le sue vergini morte in panni impregnati di grasso.
Oltre al brano, un secondo omaggio a uno dei più grandi romanzi di tutti i tempi lo troviamo nel retro dell’album “In Utero”. Un dipinto dello stesso Kurt, raramente discusso, che raffigura embrioni e innumerevoli gigli e altri fiori. I bambini richiamano sicuramente alla mente l’apprendista inodore.
Solo dopo aver letto questo romanzo storico dell’orrore, scritto magnificamente sia sul fetore più oscuro e maleodorante dell’umanità che sui suoi odori più gratificanti e seducenti si può capire il genio di Cobain ispirato a scrivere una canzone come “Scentless Apprentice”.