Slowth Records annuncia “Habitat”, il nuovo album di Daniele Carcassi, un concept album di musica elettronica, in uscita il 23 aprile 2021 in formato digitale.
Habitat (termine che nella lingua latina significa “egli abita”) è il luogo le cui caratteristiche fisiche e ambientali possono permettere ad una determinata specie di vivere, svilupparsi, riprodursi, garantendo qualità della vita, la quale può diminuire o aumentare in base ai cambiamenti climatici o demografici. Il termine Habitat è stato definito come le condizioni fisiche che circondano una specie o comunità. Quindi ad avere un habitat non è solo una popolazione di specie, bensì un insieme di più specie che convivono nello stesso luogo.
Habitat è il primo disco solista del musicista sperimentale e dj Daniele Carcassi, in uscita in formato digitale il 23 aprile 2021 per Slowth Records. Un racconto di un viaggio in un luogo immaginario la cui descrizione è affidata esclusivamente ai suoni.
Lo stesso Carcassi descrive il disco come una lente d’ingrandimento su un nuovo e ipotetico ecosistema bilanciato, in cui le azioni dell’uomo sono contrapposte alla natura che ha riconquistato i propri spazi. La descrizione dell’ambiente e delle sue caratteristiche è affidata ai suoni. Questi dialogano tra loro costruendo relazioni organiche in cui i materiali elettronici si fondono con naturalezza ai paesaggi sonori, il tutto per la costruzione di una simbiosi ideale.
Il concept album porta inoltre con sé una riflessione sulla relazione dell’uomo con il proprio habitat naturale. Il nostro stile di vita ha creato un mondo acusticamente invadente: siamo in costante contatto con elementi sonori coatti che creano assuefazione e contaminano la nostra quotidianità.
Habitat vuole porre l’attenzione su un nuovo modo di sentire e ascoltare il nostro mondo, creando un nuovo ambiente sonoro che congiunge una rinascita tecnologica ad una ecologica.
L’artwork di Lorenzo Tonda nasce dall’unione di concetti paralleli: l’esistenza di un ambiente naturale, la sua possibile nuova creazione, e le esperienze e riflessioni filosofiche di Carlo Sini sull’intelligenza artificiale.
Il primo estratto Esoscheletri, in uscita il 6 aprile 2021, introduce il disco attraverso una stratificazione di suoni continui di natura elettronica che si fondono con suoni terreni fino a creare una “danza” solida ed armoniosa. Il secondo brano, Carapace, descrive il viaggio di un elemento sonoro verso una destinazione infinita che si trascina e ingloba tutti i suoni di natura reale che incontra per strada. Habitat, brano che da il nome all’album, rappresenta un paesaggio sonoro composto, che risulta sempre più percepibile e vicino al nostro punto d’ascolto. Da un’apparente calma si sviluppa Tagmata, un brano in cui le percussioni emergono lentamente e tendono ad aggregarsi creando un’accumulazione instabile e incoerente. Il brano conclusivo, Assorbimento, è la raffigurazione di un’attenta osservazione di un singolo essere vivente appena nato: la sua esplorazione dei sensi spaziali e la sua prima conquista della razionalità fino ad arrivare ad un progressivo aumento della fisicità.
Daniele Carcassi è un musicista sperimentale e dj con base tra Firenze e Bologna. Le sue produzioni sono un connubio di sintetizzatori analogici, elaborazioni digitali, musiche pre-esistenti e field-recording. Ha all’attivo varie uscite discografiche e collabora costantemente con realtà culturali del territorio fiorentino e bolognese.
La sua ricerca sonora si concentra principalmente nella diffusione e nella spazializzazione dei suoni, prediligendo impianti multicanale da controllare in tempo reale durante le proprie performance. Versa particolare attenzione anche al mondo dell’improvvisazione, ricercando continuamente nuovi metodi e linguaggi improvvisativi.
I suoni dei suoi djset, proposti con lo pseudonimo di Abo, presentano una selezione in vinile di wordmusic miscelata a sonorità acid, rave e house.
È laureato con lode in Musica Elettronica al Conservatorio di Bologna con una tesi sull’Acousmonium e sull’interpretazione acusmatica. Frequenta adesso nello stesso conservatorio il master in Sound Design.
Nella sua attività concertistica ha avuto modo di suonare insieme ad artisti come Alvin Curran, Giorgio Magnanensi, Francesco Giomi ed Elio Martusciello.
Negli ultimi anni ha partecipato ad importanti manifestazioni musicali nazionali ed internazionali come: Audio Art Festival (Krakow); Meeting Internazionale di Informatica Musicale e Multimediale – La biennale di Venezia (VE); Akousma avec l’INA GRM (Paris); Festival 2 visages des musiques électroacoustiques at Le Sanghor (Brussels); Bologna Modern (BO); Tempo Reale Festival (FI); Cinema Ritrovato (BO); Hortus Festival (FI); TRK Sound Club di Tempo Reale (FI); OOOH free-improvvisation Festival (RG); ACOUSMONIUM at Macao (MI); Angelica – Festival Internazionale di Musica (BO); Poverarte – Festival di Tutte le Arti (BO); Martini Elettrico (BO).
Track by Track
Esoscheletri
Il brano è composto da una stratificazione di materiali continui elettronici che si fondono con suoni di granelli di polvere fino a creare una “danza solida” e armoniosa. Questo mondo sonoro evocato rappresenta l’evoluzione del linguaggio vegetale che si interseca con quello animale, dando luogo ad arpeggi tonali che si espandono nello spazio.
Carapace
Carapace è un viaggio incognito di un elemento sonoro verso una destinazione infinita. Con il suo movimento costante ingloba tutti i suoni reali che incontra per strada. Si crea così un percorso tripartito, che aumenta ad ogni stadio la propria sostanza organica fino a raggiungere una ciclicità ritmica che si impone come elemento fondante.
Habitat
Habitat è il brano più breve e si colloca esattamente a metà disco. Con la sua durata di due minuti e venti rappresenta un paesaggio sonoro composto che risulta sempre più percepibile con il passare del tempo. “Un pellegrinaggio lungo e faticoso ma fondante per la sua stessa esistenza.” (Carcassi)
Tagmata
Tagmata si sviluppa da una calma apparente da cui iniziano a sbocciare impulsi sonori di percussioni che tendono ad aggregarsi e a rotolare su una superficie sintetica e instabile. Questo movimento crea un’accumulazione altrettanto instabile e incoerente che avanza con naturalezza attraverso accenni di ciclicità regolare.
Assorbimento
Assorbimento è l’ultimo brano del disco. Con la sua lunga durata di otto minuti è la raffigurazione di un’attenta osservazione, quasi una precisa analisi descrittiva di un singolo materiale vivente appena nato. Con la sua lunga evoluzione descrive diversi stadi dell’apprendimento: l’esplorazione dei sensi spaziali, la prima conquista della razionalità fino ad arrivare ad un progressivo aumento della fisicità dipendente dai vari stadi di percezione.