163 album totali di cui 52 registrati live, 39 in studio, 33 raccolte di grandi successi e persino 3 colonne sonore, fu polistrumentista, chitarrista, cantante ma anche satirista e cabarettista: parliamo del genio indiscusso di Frank Vincent Zappa.
Amante della musica classica ma contestatore di Beethoven e Mozart, sostenitore della necessità di montare dei video per permettere alla musica “colta” di avere lo stesso successo massmediatico del rock e del pop, Frank Zappa pretendeva di esser impeccabili quando si registrava, senza alcun uso né abuso di alcol e droghe.
Di Zappa possiamo dire di tutto e di più, e in pochi potranno negare la sua genialità. Uno sperimentatore costante capace di fondere di tutto pur di spostare ancora un po’ più in alto l’asticella del perfettibile. Sebbene la tendenza sinistroide degli artisti dell’epoca, si distinse sin da subito per il suo fervente anticomunismo, ritenendo che i sovietici avessero di buono soltanto l’ateismo di Stato.
Era anche chitarrista. E che chitarrista. Eppure, nella cultura di massa, Zappa non è associabile ad un’unica chitarra. A differenza di alcuni suoi contemporanei come B.B. King e la sua Lucille, Zappa, da perfetto sperimentatore e come investito dell’onere della ricerca trascendentale, adopererà più di trenta chitarre per le sue composizioni. Scopriamone alcune.
Fender Stratocaster
L’immancabile Strato. Ma c’è una particolarità. La sua era quella appartenuta a Jimi Hendrix. Quando durante il Monterey Pop Festival un roadie la recuperò, la donò a Frank Zappa che, in quell’anno, si esibiva con i suoi Mother of Invetions.
Purtroppo, sebbene la modifica del manico, la chitarra era soggetta a un eccessivo effetto Larsen (quel tipico fischio stridente definito, in gergo, “ritorno”), e Zappa preferì adoperarlo perlopiù in studio.
Fender Telecaster
Altresì definita “tele”, appartenne a Zappa durante la prima fase R n B in cui soleva esibirsi e affacciarsi al mondo della musica tramite piccoli complessini come i primi mitici The Black-Out.
Gibson SG
“SG” sta per solid guitar. E in effetti dovette piacere proprio un casino al nostro vecchio Frank considerando sia stato lo strumento maggiormente adoperato in tutti i suoi centosessantatré album totali.
E se B.B. King amava Lucille nonostante non fosse stato lui a contenderla, Zappa amò follemente due Gibson SG: “Roxy” e “Baby Snake” (da cui l’omonimo film).
Gibson Les Paul Goldtop
“Accusata” dagli esperti di Zappa di esser stata la vera fautrice dello zappismo, ovvero del solismo udibile chiaramente nel secondo suo album “Hot Rats”, pubblicato per la prima volta negli Stati Uniti d’America nel lontano 1969.
Martin D-18 S
Qui siamo sulle acustiche. La Martin Company è una delle ditte di chitarre acustiche più rinomate al mondo. Si narra sia stata venduta a Frank da Mark Volman dei Turtles. Raramente usata dal nostro chitarrista, può esser considerata a tutti gli effetti un ritorno alle origini giacché, in una delle poche interviste che rilasciò nell’arco della sua lunga carriera, dichiarò di essersi avvicinato al mondo della musica strimpellando qua e là una semi-acustica.
E, considerando i suoi capolavori, abbiamo molti motivi per supporre abbia strimpellato piuttosto bene.