Musica

“Non perderti niente” di Luca Barbarossa all’Auditorium Parco della Musica

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Il 4 settembre 2021 alla Cavea dell’Auditorium Parco della Musica di Roma il concerto autobiografico di Luca Barbarossa.

È da poco uscito “Non perderti niente” (Mondadori 2021), il romanzo autobiografico di Luca Barbarossa, libro che racconta un percorso di vita fatto di incontri sorprendenti, avventure inaspettate, passioni e sogni realizzati.

Amo la strada, da lì vengo e a lei sento ancora di appartenere.

Il 4 settembre 2021 “Non perderti niente” diventerà un racconto suonato, dove sarà ancora una volta la musica la colonna sonora di una vita dedicata in grande parte a quest’arte, e alla chitarra, fedele compagna di viaggio.

Sul palco della Cavea dell’Auditorium Parco della Musica andrà in scena un grande festa per i primi 60 anni di Luca, anniversario che ricorre proprio oggi.

Non mancheranno gli amici di sempre. Ospiti d’eccezione e protagonisti di questi anni intensi che con Luca hanno condiviso un pezzetto di strada; quella strada dove tutto è iniziato, dove Luca ha incontrato la musica suonando tra i turisti di Piazza Navona o sulla Rambla di Barcellona.

L’evento è prodotto da OtrLive. Le prevendite sono disponibili sul sito di ticketone.it 

Non perderti niente – Un’odea appassionata a quel viaggio incredibile che è la vita, che cambia e sorprende a ogni curva

Mentre fervono i preparativi per la festa dei suoi sessant’anni Luca Barbarossa è sia il padre felice sia il ragazzino che medita la fuga per non mancare agli appuntamenti con gli imprevisti. Si sottrae alla dittatura anagrafica. Parte in libertà a bordo di pagine che pulsano di incontri straordinari con Maradona e Pavarotti, Benigni e Bruce Springsteen. Non più importanti e formativi di quelli con una spogliarellista spagnola, un pescatore cubano, un mago messicano e il suo gallo Django.

Non perderti niente è la sua autobiografia irregolare. Quasi un romanzo di formazione che procede chiedendo passaggi in autostop alla memoria, per tornare alle piazze europee che da adolescente batteva con stivali texani ai piedi e chitarra in spalla; o ai grandi palchi, ai successi sanremesi, prendendosi gioco del tempo che «si allunga, si accorcia, è prematuro, in ritardo.

Qualche volta però è di una puntualità spiazzante». Canzoni come Roma spogliataVia MarguttaL’amore rubatoPortami a ballare e Passame er sale non sono mai slegate da vicende personali e nazionali. Il cineforum alla sezione della Fgci di Mentana, gli anni di piombo, Roma, la Roma, il Social Club, gli amori tossici, fugaci, eterni. Tutto narrato con ironia e intensità in questa appassionata ode a quel viaggio incredibile che è la vita, che cambia e sorprende a ogni curva. Lui, che da ragazzetto avrebbe voluto essere Adriano Panatta, è diventato uno dei più rispettati artisti italiani.

— Onda Musicale

Tags: Luca Barbarossa
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