Sembra una battuta, ma a quanto pare è quello che Jeff Loomis, nato ad Appleton il 14 settembre del 1971, si è sentito rispondere dalla moglie di Ozzy Osbourne, Sharon, quando si è presentato al provino per entrare nella band del marito.
Jeff Loomis, ora nelle file degli Arch Enemy, è un chitarrista americano attivissimo nell’ambito metal. Con i Nevermore, la sua attività solista, le sue collaborazioni, Annihilator, e la sua grande tecnica, Loomis è un chitarrista di tutto rispetto.
Ha dichiarato a Sweden Rock Magazine ed a Blabbermouth (leggi qui in inglese) di come questo suo curriculum non abbia soddisfatto Sharon Osbourne al contrario del marito che era entusiasta.
Alla fine è stato scelto Gus G., all’anagrafe Kostas Karamitroudis nato a Salonicco il 12 settembre del 1980, il chitarrista dei Firewind.
“Ho fatto i provini per Ozzy Osbourne prima che Gus G. ottenesse il posto. Ho volato fino a Los Angeles ed ho suonato cinque canzoni per Ozzy e Sharon. Ho jammato con la band ed Ozzy, praticamente, ci guardava dal divano con Sharon“.
“Lui era una cosa del tipo ‘un modo di suonare la chitarra fottutamente fantastico, amico!’ Poi Sharon si è avvicinata e mi ha detto ‘Jeff, quanti anni hai?’ ed io ‘ne ho 38’, ‘oh, okay. Grazie’. Lì per lì sapevo che stavano cercando qualcuno di più giovane”.
“Pensai di aver ottenuto subito l’ingaggio perché avevo azzeccato tutte le canzoni. Un mese più tardi ho sentito che Gus G. aveva ottenuto il posto quindi ero un po’ crucciato. Sarebbe stato bello essere l’ultimo chitarrista di Ozzy Osbourne”.
Da ricordare che sempre per la questione dell’età, in quel caso perché troppo giovane, Loomis venne scartato anche dai Megadeth nonostante il provino fosse stato eccellente, ma la giovane età si è rivelata un problema troppo spinoso per la band di Dave Mustaine.
Il bello è che proprio quest’ultimo, nel 2008, lo ha chiamato per suonare con la sua band, ma Loomis stava letteralmente entrando nello studio di registrazione per il suo primo album solista, “Zero Order Phase”, e dovette rifiutare.
