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La cover della settimana: “Lady in Black” degli Ensiferum

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“She came to me one morning/One lonely Sunday morning/Her long hair flowing in the midwinter wind/I know not how she found me/For in darkness I was walking/And destruction lay around me/From a fight I could not win”.

Queste le parole, scritte nel lontano 1971, da Ken Hensley (voce, chitarra e tastiere) nella Terra d’Albione. Le parole in questione appartengono a Lady in Black, una tra le canzoni più famose dello storico gruppo progressive rock degli Uriah Heep.

La band incide questa delicata ballata acustica, tratta dell’incontro tra la morte ed un giovane soldato, composta solo dagli accordi di Sol e La Minore a cui si aggiungono gli interventi di chitarra elettrica. Tutto questo all’interno del secondo album intitolatoSalisbury”, quello con il carrarmato in copertina per intenderci, del 1971.

Vista la notorietà, e la relativa facilità di esecuzione, il pezzo è stato ripreso da altre band nel corso degli anni. Tra le cover più curiose si annovera quella del gruppo viking metal finlandese degli Ensiferum che la inserisce nell’album, il terzo, Victory Song del 2007.

La loro versione rispetta tutti gli schemi e gli stilemi del viking e del folk metal. Cori altisonanti, chitarre distorte, doppia cassa di batteria e strumenti folk come mandolini, arpe, cornamuse e bodhran a profusione.

Da ricordare che questo è l’ultimo album con la tastierista Meiju Enho ed il primo con l’attuale formazione composta, tra gli altri, da Petri Lindroos (voce e chitarra), Sami Hinkka (basso) e Janne Parviainen (batteria).

Una maestosa versione metal in cui i cori, sorretti da batteria, cornamuse e chitarre elettriche, rivive lo spirito della storica band inglese con tanto di delicatezza iniziale ed ulteriori armonie vocali verso la fine.

Dopo alcuni secondi di silenzio c’è una parte a cappella dove le voci recitano alcune parti di Wanderere Victory Song, altre tracce del disco, intrecciandosi tra di loro. In questo modo, dagli originali 4 minuti e passa degli Uriah Heep, si arriva a circa 10 minuti di traccia.

Una cover simile è stata fatta anche da un’altra band folk metal, gli spagnoli Mägo de Oz, che l’hanno inclusa nell’album Belfast del 2004. Da ricordare che titolo e testo sono stati tradotti e quindi la canzone viene ribattezzata Dama Negra.

Tornando al discorso principale a questo link potrete ascoltare la versione originale degli Uriah Heep mentre, a questo link, la versione degli Ensiferum. Quale preferite delle due?

— Onda Musicale

Tags: Uriah Heep
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