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Ray Manzarek, storia e curiosità sul leggendario tastierista dei Doors

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Ray Manzarek - Photo Credits: Jan Persson/Redferns/jamtv.it
Ray Manzarek non è stato solo il tastierista dei Doors. Appassionato di filosofia e regista di talento, questi sono alcuni aspetti da scoprire su di lui.

Chicago (Illinois), 12 febbraio 1939, nasce Raymond Daniel Manzarek Jr. Passato alla storia semplicemente come Ray Manzarek, è famoso per essere il tastierista di una delle band rock più celebri di sempre, i Doors. Ray Manzareck però non è solo questo. Infatti, dopo lo scioglimento dei Doors rimane nella scena musicale con un’ottima carriera da solista e tante collaborazioni. Continua ad essere attivo fino quasi al suo decesso, avvenuto il 20 maggio 2013 a causa del cancro al dotto biliare.

La carriera musicale

Ray Manzarek si avvicina fin da piccolissimo al mondo della musica. Già a sette anni è un grande appassionato di pianoforte. Con questo strumento si cimenta soprattutto nei generi rock’n’roll, blues e boogie woogie. Inoltre, nel corso della sua giovinezza diventa un grande cultore del jazz – di cui prende lezioni – del rock, della musica classica e del pop.

Il futuro tastierista dei Doors crea il suo primo gruppo in ambito scolastico. Ad esso partecipano i suoi due fratelli, Rick e Jim. La band comincia presto a farsi conoscere. Ha un piccolo seguito, partecipa a contest e colleziona live. Inoltre, i giovani musicisti riescono anche a ricevere qualche pagamento per la loro attività musicale.

Nel frattempo Ray Manzarek si diploma. Comincia poi a frequentare la DePaul University di Chicago nel 1956. Quattro anni dopo ottiene una laurea triennale in economia. Durante il suo periodo da studente in questa università, occupa il posto di pianista nella band jazz della sua confraternita, la Beta Pi Mu Combo. Inoltre, riesce ad assicurarsi la partecipazione del pianista jazz Dave Brubeck e il sassofonista jazz Sonny Rollins ad un concerto di beneficenza.

Dopo la sua prima laurea, il giovane musicista comincia a frequentare la facoltà di legge dell’University of California, Los Angeles (UCLA). Non passa, tuttavia, molto tempo perché decida di cambiare strada. Infatti, passa al cinema, iniziando a studiare presso il Department of Motion Pictures, Television and Radio sempre alla UCLA.

La svolta con i Doors

La storia dei Doors comincia da un incontro avvenuto in una delle più celebri spiagge di Los Angeles, Venice Beach. Ray Manzarek si è laureato da 40 giorni, quando a Venice Beach, appunto, si imbatte su un suo amico dell’università. Si tratta di un altro studente di cinema e il suo nome è nientemeno che Jim Morrison. Chiacchierando, Morrison gli rivela di aver lavorato ad alcune canzoni. Spinto dalla curiosità, il tastierista lo convince a cantare qualcosa. Il futuro “Re Lucertola” si esibisce allora in tre sue creazioni. Creazioni che prenderanno, in seguito, la forma definitiva di Moonlight Drive, My Eyes Have Seen You e Summer’s Almost Gone.

Ray Manzarek rimane entusiasta delle composizioni di Morrison. All’epoca, il tastierista è impegnato con i Rick & the Ravens, assieme ai suoi due fratelli. Ciò, tuttavia, non lo ferma dal cominciare a mettere in piedi un nuovo progetto con l’altro cantante. È lo stesso Ray Manzarek che addirittura trova i due membri mancanti per la band. Quest’ultimi sono il chitarrista Robby Krieger e il batterista John Densmore. Il tastierista fa la loro conoscenza durante una seduta di meditazione trascendentale del guru Maharishi.

Gli esordi e il successo

La storia dei Doors parte un po’ sottotono. Si esibiscono in piccoli locali mezzi vuoti e le loro opere. Piano piano, però, si costruiscono una loro fanbase. La prima grande conquista avviene quando un leggendario club di Los Angeles, il Whisky a Go Go, ingaggia i Doors come house band.

Presto, inoltre, arrivano anche i contratti discografici. Inizialmente i quattro giovani musicisti firmano con l’etichetta Columbia. Poi, in una mossa che si rivelerà vincente, passano all‘Elektra. Nel 1967 esce, quindi, il loro primo disco, The Doors. Al suo interno vi è uno dei singoli più famosi della storia del rock, Light my Fire. La carriera dei Doors da quel momento si avvia verso il successo globale. Assieme daranno vita ad altri cinque album studio, uno live e una compilation.

La fine dei Doors e gli altri progetti

La prematura morte di Morrison, nel 1971, segna la fine dei Doors. Gli altri tre membri provano inizialmente a mantenere in vita il progetto. Fanno, infatti, uscire due dischi Other Voices (1971) e Full Circle (1972). Tuttavia, capiscono che senza il loro frontman non è più lo stesso. Inoltre, cominciano ad avere visioni musicali abbastanza diverse tra loro.

I membri sopravvissuti dei Doors saranno artefici solo di un altro progetto, nel 1978. I n quel periodo viene presa la decisione di pubblicare delle registrazioni del “Re Lucertola” che recita dei suoi componimenti poetici. I suoi vecchi compagni della band creano allora delle backing tracks per l’occasione. A questo lavoro danno, poi, il titolo di An American Prayer.

Una volta sciolti i Doors, Ray Manzarek avvia una sua attività da musicista solista. Il suo primo LP, The Golden Scarab, esce nel 1974, sotto la Mercury Records. Nel corso degli anni pubblica altri tre dischi solisti. l’ultimo è Love Her Madly, pubblicato nel 2006. Oltre a ciò, il musicista colleziona diverse collaborazioni con tutta una serie nomi preminenti del mondo della musica, appartenenti ai generi più disparati.

Ray Manzarek: qualche curiosità

1 – L’amore per la scrittura. Ray Manzarek si è cimentato anche come autore di libri. La sua prima creazione è Light My Fire: La mia vita con i Doors. Uscita nel 1998, è una sorta di memoria della sua carriera musicale con la sua ex band. Nel 2001, inoltre, pubblica The Poet in Exile: A Novel. Questo romanzo gioca sempre con il mito dei Doors e soprattutto di Morrison. Infatti, ha come protagonista un musicista, Roy. L’ex cantante della sua band, “The snake man”, ossia l’uomo serpente (vi ricorda qualcosa?), si rifà vivo per cominciare un nuovo progetto musicale. C’è solo un piccolo problema. Tutti pensavano che il frontman fosse morto a Parigi. Infine, l’ex tastierista dei Doors nel 2006 fa uscire un altro libro, Snake Moon, un fantasy ambientato nella seconda metà dell’800.

2 – L’interesse per la filosofia e il cosmo. Dopo l’avventura con i Doors, il musicista inizia a leggere un gran numero di testi filosofici. Contemporaneamente, si appassiona pure delle ricerche riguardanti il cosmo. Come ha dichiarato lui stesso alla rivista Rolling Stone, quello è stato un periodo di “autodeterminazione“. Da queste sue passioni, inoltre, nasce l’idea alla base del disco The Golden Scarab.

Tra musica e cinema …

3 – Un regista di talento. Durante i suoi studi al Department of Motion Pictures, Television and Radio della UCLA, Ray Manzarek dimostra una innata predisposizione verso la regia. La bravura è tale che il docente leader del suo corso di studi, Colin Young, afferma che potrebbe iniziare subito lavorare dietro alla cinepresa. Interessante è pure il fatto che anni più tardi, il musicista si avvicina nuovamente al mondo del cinema. Infatti, per un lungo periodo si impegna nello sviluppo di una pellicola dedicata ai Doors, senza, però, ottenere i risultati sperati. Tuttavia, poco tempo dopo comunque scrive e dirige la pellicola Love Her Madly (2000). Inoltre, recita in Deal of the Century (William Friedkin, 1983).

4 – Tastierista o bassista? Un pò entrambi! All’interno dei Doors Ray Manzarek acquisisce una sorta di doppio ruolo. La band non ha all’interno della sua formazione un bassista. Il tastierista, infatti, lo rimpiazza attraverso le sue tastiere e pedaliera. Il musicista utilizza la mano destra per eseguire la parte della tastiera di un brano. Invece, con la mano sinistra porta avanti linee di basso in un Fender Rhodes piano Keyboard bass. Tale tecnica diventerà il suo marchio di fabbrica.

5 – Ray Manzarek, Iggy Pop e la poesia medievale. Nel 1983 l’ex Doors pubblica una versione rock dei Carmina Burana di Carl Orff (1936). Quest’ultimi sono delle messe in musica di poemi d’epoca medievale. All’interno del progetto di Ray Manzarek viene coinvolto anche il leggendario cantante rock Iggy Pop.

Sources: repubblica.it/ theguardian.com/ wikipedia.org/ theguardian.com/ blog.aarp.org/ rollingstone.com

— Onda Musicale

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