Musica

Settimana Mozartiana di Rovereto: bilancio e riassunto

|

La Settimana Mozartiana 2016 promossa dall’Associazione Mozart Italia ha proposto tra il 14 e il 18 settembre una ricca serie di eventi a Rovereto e dintorni sul tema “Dallo Stile Italiano al Singspiel”.

Un argomento solo apparentemente dedicato agli addetti ai lavori, come dimostrano i concerti e gli eventi a cui ha partecipato un pubblico variegato e attento grazie ad un programma pieno di proposte internazionali e con un’attenzione particolare per i giovani musicisti.

 

Roberto Cappello

Il recital di Roberto Cappello, che – quasi nel ruolo di mentore – ha dato il via alla kermesse, ha offerto all’ascolto del pubblico un programma antologico dedicato alla fantasia compositiva per pianoforte in un viaggio sonoro dalla Fantasia per pianoforte in do minore KV 475 di Wolfgang Mozart, alla Fantasia op. 17 di Robert Schumann a quella in Do maggiore per pianoforte, op. 15, D. 760 Wanderer di Schubert, con l’inserimento, fuori programma, della Fantasia op. 49 di Chopin.

Il pianista ha inaugurato al meglio la venticinquesima Settimana Mozartiana, regalando al folto pubblico della Sala Filarmonica un’esecuzione perfetta e raffinata, dando corpo ed espressione a delle composizioni piene di virtuosismo e fascino

 

“Bastiano e Bastiana” e “La Battaglia di Hakodate”

La vera sfida è stata quella con il Giappone: una proposta coraggiosa ma di altissimo livello che ha portato l’Associazione Mozart a fare delle scelte difficili ma che il pubblico ha compreso e apprezzato. Nata dall’interessante collaborazione tra AMI di Rovereto e di Hokkaido il Singspiel “Bastiano e Bastiana” è stato presentato in lingua originale (tedesco) ma con i recitativi trasformati in testi parlati liberamente tradotti in lingua giapponese. Una vera e propria sfida che il pubblico dello Zandonai ha però colto seguendo lo spirito della rappresentazione; sul palco infatti i tre protagonisti interpretati da Yoshimi Yano (soprano), Takaharu Kyuzen (tenore) e Atsushi Okamoto (basso-baritono) si sono confermati ottimi cantanti e interpreti impeccabili, grazie anche all’espressività tipica del teatro del Sol Levante che ha dato vita ad una interpretazione che va al di la delle barriere linguistiche. Dai contrasti amorosi alla guerra vera, La Battaglia di Hakodate” del compositore Junichi Nihashi. ha raccontato l’episodio finale della sanguinosa guerra civile  giapponese scoppiata nel 1868 tra i sostenitori dello shogunato e i seguaci dell’Imperatore. Qui la scommessa era ancora più alta:un racconto storico lontano nel tempo e nello spazio per noi Occidentali, due soli interpreti sul palco e per lo più immobili, una scenografia minimale che riproduce gli ambienti ovattati giapponesi tra legno di bambù e carta di riso, tutta l’opera è in lingua giapponese. I due protagonisti, il generale imperiale Kuroda (Atsushi Okamoto, basso-baritono) e il ribelle Enomoto (Taro Kamogawa, baritono leggero), hanno dato vita adun’opera sorprendente e potentissima, complice un allestimento suggestivo impostato su giochi di luce e su costumi che ricreavano le divise militari storiche:Il numeroso pubblico presente ha accolto la conclusione dell’atto unico con calorosi applausi,approvando, quindi, la proposta innovativa della direzione artistica dell’Associazione che ha avuto la sapienza di saper offrire nuove proposte e nuovi linguaggi al pubblico roveretano.

 

Gran Gala Amadeus – Il progetto Adozioni in Musica

L’evento di chiusura della venticinquesima Settimana Mozartiana ha voluto sottolinearele due istanze fondamentali per il presente e per il futuro dell’Associazione Mozart: internazionalità e promozione dei giovani. Per questo motivo il Gran Gala Amadeus è stata l’occasione per presentare i giovani protagonisti del progetto “Adozioni in Musica”, promosso da AMI e Fondazione Amadeus, che prevede il supporto, attraverso delle donazioni, allo studio e alla crescita artistico/professionale di 13 giovani musicisti. Sul palco sono saliti Federico Ferlito, il duo Demetz-Bortoluzzi, il Trio Arizza, Nicola Losito, il duo Franceschelli-Miucci e il Quartetto Guadagnini. Accanto a loro la straordinaria pianista Anna Kravtchenko, vincitrice del premio Busoni a soli 16 anni e oggi affermata docente presso il Conservatorio di Lugano, che da madrina del progetto ha proposto al pubblico incantato del Teatro Zandonai un intenso ed emozionante Notturno di Chopin. A presentare la serata sono stati i promotori dell’iniziativa, Gaetano Santangelo per la Fondazione Amadeus e Arnaldo Volani presidente dell’AMI; era presente anche il senatore Franco Panizza, che ha lodato l’iniziativa a favore dei giovani e della diffusione della musica.

 

I giovani per l’Associazione Mozart Italia

6 concerti, 28 musicisti under 30, 6 location sparse tra Vallagarina, Valsugana e altopiano di Folgaria. Questi i numeri di un vero e proprio tour de force dal duplice obiettivo: dare visibilità a giovani musicisti di talento e offrire al pubblico concerti di qualità. Il primo appuntamento è stato venerdì 16 con un’intera giornata dedicata alla musica e ai giovani. Ad Isera è stato dato spazio ai Mozart Boys & Girls, con un programma aperto dalle giovanissime Caterina Isaia (al violoncello) e Rosamaria Macaluso (pianoforte), a cui sono seguiti Giulio Robol al violino e Davide Sorbello al contrabbasso. Da sottolineare l’esecuzione, in prima assoluta, del brano “Leporello e non voglio più servir” che il compositore trentino Armando Franceschini ha scritto appositamente per il duo composto da Davide Sorbello e Marvi Zanoni.

Il Quintetto AudiMozart!, come un filo rosso, ha attraversato le tre giornate clou della Settimana: il quintetto composto da Gervasio Tarragona Valli (clarinetto) Riccardo Papa (fagotto) Kim Seulgi (oboe) Bianca Maria Fiorito (flauto) e Achille Fait (corno) ha toccato alcuni tra i più palazzi più belli della Vallagarina con concerti a Palazzo Lodron a Nogaredo, Palazzo Malfatti ad Ala e un incursione in Valsugana presso l’Auditorium di Borgo Valsugana.

Un concerto di altissimo livello e di ottimo successo di pubblico è stato quello nella Chiesa di San Lorenzo a Folgaria dove si è esibito il Monteverdi Cello Octet; un’affascinate ottetto di violoncelli nato in seno al Conservatorio Monteverdi di Bolzano e composto da giovani musicisti provenienti da Italia, Messico e Polonia.

 

Tafelmusik e Mostre d’arte

Il tradizionale appuntamento con la buona tavola e la grande musica è stato un vero successo: nella sala del Ristorante Novecento hanno preso posto gruppi internazionali provenienti da Francia e Giappone appositamente per partecipare agli appuntamenti della Settimana Mozartiana. I presenti sono stati allietati dalle arie mozartiane eseguite dal Quintetto Indaco intervallati dal soprano Ulipana Aliaj e dal basso Enrico Marchesini, accompagnati al piano da Corrado Ruzza, a cui si sono aggiunti a sorpresa sul finale gli interpreti di Bastiano e Bastiana regalando al pubblico una divertente versione di “La ci darem la mano” dove la bella Ulpiana era contesa dai tre cantanti in un gioco di voci e di ammiccamenti. In questa occasione il Maestro Yasuhiro Tsukada ha ricevuto la Stella d’oro al valore mozartiano, si tratta della terza personalità dal Giappone che viene insignita di questo importante riconoscimento.

C’è statospazio anche per l’arte nella venticinquesima Settimana Mozartiana con due mostre esclusive: la prima in Sala Baldessari a Rovereto ha visto le opere dedicate al genio salisburghese dipinte dai due artisti roveretani Marian Amariei Docan e Franco La Spada; ad Isera invece sono state esposti i quadri realizzati da una cinquantina di allievi del laboratorio ArteDomino ispirate alla musica e alle opere di Mozart. Questa mostra ha suscitato tanto entusiasmo e presenza di pubblico che l’amministrazione del Comune di Isera ha deciso di prolungarla: sarà visitabile fino al giorno domenica 25 settembre nelle sale di Palazzo De Probizer.

 

Il Convegno di Studi Mozartiani

La giornata di studi nella Settimana mozartiana ha ripreso il tema di quest’anno indagando il rapporto tra Mozart e l’Italia e in particolare l’influenza che lo stile italiano ha avuto sul lavoro del giovane compositore. All’interno della cornice di questo affascinante tema hanno trovato spazio i contributi di alcuni musicisti e studiosi di diversa estrazione: Adriana De Feo con il suo intervento ha contestualizzato i singspiel mozartiani nell’ambito storico della Vienna di fine Settecento; la musicologa Elena Biggi Parodi si è concentrata sul “Ratto del Serraglio” e il allestimento a partire dal libretto originale; Giovanni Bietti, compositore e pianista, aiutato da esempi musicali dal vivo al pianoforte ha proposto alcuni spunti di riflessione sulla mescolanza di generi e stili diversi all’interno del Flauto Magico; ultimo intervento quello del compositore Armando Franceschini che ha proposto un confronto tra il singspiel e l’intermezzo buffo napoletano, mentre ha chiuso il convegno il docente Giuseppe Calliari con un resoconto dei lavori svolti nella mattinata. Le relazioni saranno pubblicate prossimamente nella collana “Atti dei Convegni”.

 

Per informazioni e prenotazioni: infoami@mozartitalia.org

— Onda Musicale

Segui la pagina Facebook di Onda Musicale
Leggi anche

Altri articoli