Il concerto di Ligabue a Monza si è aperto e chiuso sulle note di “Urlando sotto il cielo“, celebre brano che evoca senso di libertà e gioia e contenuto nel disco del 1991 “Lambrusco coltelli rose & pop corn”.
Prima annunciato da un organetto elettrico e quindi gridato a mo’ di inno, la hit del cantautore emiliano ha scaldato gli 80 mila spettatori radunat.
Claudio Maioli, storico manager del musicista, ha parlato prima del concreto di un Ligabue impaziente di tornare sul palco: “Non mi hanno fatto fare concerti per 370 giorni, vi sembra giusta come pena per un ragazzo nel pieno dei suoi anni?”, ironizza Ligabue con il pubblico.
Ma è una ripartenza anche in previsione del nuovo disco, il concept-album “Made in Italy” in uscita il 18 novembre di cui ieri sera sono stati eseguiti quattro brani: “G cone Giungla“, “La vita facile”, “Ho fatto in tempo ad avere un futuro” e “Dottoressa”.
Gli inedito sono un concentrato di riflessioni sulle promesse non mantenute dalla vita e un senso di disillusione sul presente e sulla politica che Ligabue cita introducendoli. I brani evidenziano influenze pop-rock guidate dal suono dei fiati.
Alla compagine live guidata dalla chitarra di Federico Poggipollini si sono uniti infatti per la prima volta la tromba di Massimo Greco e i sax di Corrado Terzi ed Emiliano Vernizzi: il loro apporto dà una carica springsteeniana agli inediti e impreziosisce di assoli canzoni come ‘Il sale della Terra’ e ‘Lettera a G.’, chicca rara eseguita solo un’altra volta dal vivo.
Il sax entra anche nel medley di classici rock britannici e americani che, come nei concerti degli esordi, accompagnano ‘Piccola stella senza cielo’, mentre tracce per conoscitori come ‘I duri hanno due cuori’ suonano come un omaggio alla fanbase più esperta. Pur fra novità e perle rare, lo show non può rinunciare a una passerella di successi come ‘Ho perso le parole’, ‘Il giorno dei giorni’ o ‘Questa è la mia vita’ fino a classici come ‘Balliamo sul mondo’ e ‘Tra palco e realtà’ che chiudono il set prima dei bis.
Nel grande prato al centro dell’Autodromo monzese la produzione è imponente, e il palco domina con i suoi 850 mq di schermo e una passerella a T che a più riprese trasporta Ligabue e i suoi compagni di palco nel centro dell’azione: è in questi momenti che il contatto empatico di Ligabue con i suoi fan si fa più forte, in particolare nel set semiacustico aperto da ‘Metti in circolo il tuo amore’.
Tra grafiche sul maxischermo e giochi di luci l’evento è anche un rock show che si tramuterà in film con riprese sul palco e panoramiche della marea di spettatori girate da un dirigibile sospeso sopra il parco.
L’evento “Liga Rock Park” sarà trasmesso il 23 novembre dai canali Fox e Fox Life di Sky con un documentario che segue il processo creativo del nuovo disco, “Made in Italy”: un doppio contenuto che sarà anche portato al cinema poco prima della messa in onda in un evento al quale parteciperà stesso Ligabue.
E dopo quasi tre ore di canzoni, mentre i cori di ‘Certe notti’ e ‘Urlando contro il cielo’ continuano a riecheggiare sulle rive del Lambro, la ripartenza rock di Ligabue si prepara a tornare in scena stasera.