Terminato con un sold out al The Cage di Livorno il tour estivo, Motta si appresta a preparare quello invernale, che partirà Il prossimo 19 novembre dal Karemaski di Arezzo.
Il suo esordio discografico solista “La fine dei vent’anni” (Sugar) ha messo d’accordo la critica, che gli ha riservato recensioni entusiaste, ed il pubblico, che lo ha premiato con piene e calorose platee nei concerti del tour passato che lo ha portato in oltre 60 location, tra live club, teatri e festival.
Il prossimo 28 ottobre uscirà il nuovo singolo ed il nuovo video estratto dal disco,“Sei bella davvero”.
Motta si è aggiudicato la Targa Tenco per la miglior Opera Prima per il disco “La fine dei Vent’anni” che ritirerà al Premio Tenco il prossimo 20 ottobre con un’esibizione live presso il teatro Ariston di Sanremo.
Oltre alla Targa Tenco 2016, Motta ha vinto anche il premio PIMI SPECIALE 2016 del MEI, come artista indipendente italiano nel complesso più rilevante per l'attività svolta nella stagione discografica 2015/2016, ritirato lo scorso 24 settembre al Teatro Masini di Faenza.
LA FINE DEI VENT’ANNI TOUR
19 NOVEMBRE– Arezzo – Karemaski
25 NOVEMBRE– Bergamo – Druso
1 DICEMBRETorino – Hiroshima Mon Amour
7 DICEMBRE– Roma – Monk
9 DICEMBRE– Legnano (MI) – Circolone
10 DICEMBRE – Firenze – Flog
16 DICEMBRE– Grottammare (AP) – Container
17 DICEMBRE– Brescia – Latteria Molloy
22 DICEMBRE– Lamezia Terme (CZ) – Color Fest
23 DICEMBRE – Santa Maria a Vico (CE) – Smav
7 GENNAIO 2017 –Grosseto – Faq
13 GENNAIO– Riccione (RN) – La bella stagione/Spazio Tondelli
14 GENNAIO– Foligno (PG) – Supersonic
21 GENNAIO– Bologna – Locomotiv
27 GENNAIO– Roncade (TV) – New Age
16 FEBBRAIO– Palermo – Candelai
17 FEBBRAIO –Catania – Mercati Generali
18 FEBBRAIO –Messina – Retronoveau
“La fine dei vent’anni” è stato recensito dalle principali testate nazionali (Il Venerdì di Repubblica, Sette de Il Corriere della Sera,L'Espresso,Il Fatto Quotidiano, Internazionale, La Stampa, L’Unità, Il Manifesto, e da tutte le riviste specializzate) ed è stato presentato, con intervista e mini-live, in trasmissioni radio di qualità, come Radio 2 Caterpillar, Radio 3 Alza Il Volume, Radio 3 Fahrenheit, Radio 2 Social Club, Radio 2 Rock’n’Roll Circus, Radio 1 King Kong, Radio Popolare Mini Sonica.
Il TG3 nazionale ha dedicato a Motta un ampio servizio ed un’intervista, in occasione della presentazione al Quirinetta di Roma.
I primi due singoli estratti dal disco sono stati suonati da oltre cento radio sul territorio nazionale, tra cui Radio 1 e Radio 2.
Motta – “La Fine Dei Vent'anni” (Etichetta SUGAR 2016)
C'è scritto “FINE ”, ma in realtà è l’inizio. Di una nuova prospettiva artistica, di una nuova visione, musicale certamente, ma anche di se stesso. “La fine dei vent'anni” è il primo disco di Motta, ma non di Francesco, una delle anime e la penna che ha vergato le parole con cui i Criminal Jokers, in due dischi, hanno espresso in maniera elettrica e vitale l’urgenza dei propri vent’anni.
Poi il tempo scorre, le esperienze si accumulano, i punti di vista si spostano, leggermente, e fanno emergere altri suoni, altre parole, adeguate al momento artistico ed umano vissuto da questo straordinario musicista.
La versatilità è cosa che non gli manca. Motta è un polistrumentista prezioso che ha prestato negli anni la propria capacità a una Signora del Rock come Nada (con lei al basso, alla chitarra e ai cori), ai Pan Del Diavolo (qui alla batteria, e in piedi), agli Zen Circus (come tecnico del suono) e a Giovanni Truppi (alla chitarra e alla tastiera).
Su “La fine dei vent’anni” decide finalmente di metterci la faccia e il cuore. Non solo il cognome.
Per questo cambio radicale di direzione – non di intensità – Motta chiama a sé Riccardo Sinigallia, tra i migliori produttori ed autori italiani (già con Niccolò Fabi, Max Gazzè, Tiromancino, Luca Carboni, Filippo Gatti, Coez), persona dalla sensibilità e dalla visione adatta ad un disco vario ed eclettico come questo.
“La fine dei vent’anni” è la scoperta dell'età adulta. Il racconto della crescita umana e musicale di uno dei più talentuosi artisti italiani.
Motta, finalmente, accetta di mettersi a nudo e raccontare se stesso, i suoi affetti, la sua vita e quella della sua famiglia. Lo fa utilizzando un tappeto di suoni e colori vastissimi, impossibili da racchiudere in una definizione.
È canzone d'autore, sì, ma è anche pop. Non rinuncia all'impatto e alle asperità del rock, ma guarda in direzioni e mondi diversi.
Non segue un modello preciso, non cerca di rifarsi a una tradizione, preferisce mischiare con orgoglio tutte le sonorità con cui è cresciuto e dare vita a un insieme per certi versi unico e fresco.
La produzione di Riccardo Sinigallia (anche co-autore di alcuni brani) enfatizza e al tempo stesso addolcisce le asperità vocali di Motta che nel disco suona, sparsi nei brani, chitarra, basso, batteria, tastiere.
A lui, in studio, si aggiungono alcuni dei migliori musicisti su cui una produzione possa contare: Cesare Petulicchio (BSBE – Bud Spencer Blues Explosion), Andrea Ruggiero (Operaja Criminale e mille altri), Laura Arzilli, Lello Arzilli,Andrea Pesce, una leggenda come Giorgio Canali, Maurizio Loffredo, Guglielmo Ridolfo Gagliano (Paolo Benvegnù, Negrita) e Alessandro Alosi (Pan del Diavolo).
Un disco solista, quindi, ma tutt'altro che realizzato in isolamento. “La fine dei vent'anni” è il collettivo che si mette a servizio del singolo e dell'arte. Come dovrebbe accadere sempre quando si scopre che diventare adulti è in realtà molto diverso dall’invecchiare.