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Mario Lavezzi presenta “Il mare al tramonto”

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Foto cover

Il nuovo singolo disponibile dal 9 luglio in radio e in tutti i digital store. “Il Mare al tramonto” va in controtendenza rispetto ai numerosi tormentoni estivi in circolazione.

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È una canzone che va controcorrente ai numerosissimi tormentoni estivi. Ti fa sognare, perché come le onde del mare ti culla durante il lento tramonto della giornata. Nella musica ci si identifica; in questo brano potrebbero ritrovarsi chi è da solo e sente la mancanza di una persona o gli innamorati che guardando il tramonto si possono dedicare la canzone.

Può essere cosi ideale mentre si guarda un tramonto; sorseggiando un aperitivo, da soli, insieme alla propria compagna; pensando a qualcuno da dedicare le parole del brano: “L’orizzonte è un incendio manchi solo tu, per aggiungere una nota di colore in più, sarebbe un quadro perfetto dipinto come mai, dal mare ed il sole che si fondono come noi”.

Mario Lavezzi ha una carriera unica in Italia: compositore, produttore, musicista, cantautore, arrangiatore, talent-scout, promotore. Una vita di successi e qualità in ogni campo che lo ha portato a lavorare e suonare canzoni e dischi tra i più conosciuti della musica italiana, con una serie impressionante di hit per gli altri e per sé. Da “Vita” per Lucio Dalla e Gianni Morandi a “E la luna bussò” per Loredana Bertè.

Il Mare al tramonto” sarà accompagnato da un video, disponibile dal 9 luglio sul canale YouTube dell’artista.

Mario Lavezzi

Nato l’8 maggio 1947 a Milano, Mario Lavezzi manifesta fin da giovanissimo un’incontenibile passione per la chitarra; studia prima da autodidatta e, successivamente, presso la Scuola Civica di Milano. Nel 1963, dall’incontro di Mario con altri amici del quartiere dove viveva, nasce un gruppo studentesco denominato “I Trappers”, di cui fanno parte Lavezzi (cantante-chitarrista), Tonino Cripezzi (che, nel ’65, entrerà a far parte dei “Camaleonti”), Bruno Longhi (poi noto cronista sportivo), Mimmo Seccia e Gianfranco Longo (che, nel 66, entreranno nei “Ragazzi della via Gluk”), che incide un singolo dal titolo “Ieri a lei”, versione italiana di “Yesterday” dei Beatles.

Nell’estate del ’66, dopo lo scioglimento del gruppo, Lavezzi viene invitato a far parte de “I Camaleonti”, sostituendo Riky Maiocchi (allora cantante e leader del gruppo) e registrando l’album “I camaleonti” e i singoli “Portami tante rose” (‘66), “Non c’è niente di nuovo” (Cantagiro 1967) e “L’ora dell’amore” (‘67).

Nel 1968 lascia “I Camaleonti” per il servizio militare e inizia a scrivere canzoni. Alla fine del ‘68 incontra Mogol e scrivono “Il primo giorno di primavera” (testo firmato anche da Cristiano Minellono) prodotta da Lucio Battisti e dallo stesso Mogol; portata al successo da “I Dik Dik” (nel settembre ’69 raggiungerà il primo posto in classifica).

Numero Uno

Nasce in quel periodo la NUMERO UNO, mitica etichetta discografica fondata da Mogol e Battisti, che darà inizio alla carriera di moltissimi artisti (Edoardo Bennato, Gianna Nannini, Formula 3, Premiata Forneria Marconi, Adriano Pappalardo, Flora Fauna e Cemento, Bruno Lauzi, Umberto Tozzi, Oscar Prudente, tra gli altri); Lavezzi ne entra subito a far parte come autore, produttore e interprete.

Fonda cosi nel 1972 i “Flora Fauna e Cemento”, con i quali registra tre singoli di successo, “Superstar” (dall’omonimo musical “Jesus Christ Superstar”), “Un Papavero” e “Mondo Blu” (scritti da Battisti e Mogol), e l’album “Rock”.

Nel ’74, sciolti i “Flora, Fauna e Cemento” e la “Formula 3”, fonda “Il Volo” (con Alberto Radius, Gabriele Lorenzi, Vince Tempera e Gianni Dall’aglio), gruppo “progressive” che si ispira alle nuove tendenze musicali di quegli anni, registrando l’album “Il Volo” (1974) e “Essere o non essere….” (1975).

Durante il periodo di permanenza alla Numero Uno nasce l’amicizia con Lucio Battisti, basata anche su una profonda stima reciproca e inizia una collaborazione professionale andata avanti nel tempo. Dopo circa 5 anni di permanenza alla Numero Uno, Lavezzi firma un contratto con le edizioni Sugar music, come compositore; anche con l’etichetta discografica CGD/CBS, in qualità di cantautore, pubblicando 5 album – Iaia” (’76), “Filobus” (‘78), “Cartolina”(’79), “Agrodolce”(’83), “Guardandoti, sfiorandoti” (‘84)

Le collaborazioni

Sempre nel ‘75, tra Lavezzi e Loredana Bertè nasce una storia sentimentale che porterà alla produzione di 6 album (“Normale o super”, “Tir”, “Banda Bertè”, “Loredana Bertè”, “Made in Italy” e “Lorinedita”) con molte canzoni scritte da Mario, tra le quali “Indocina” “Fiabe”, “…e la luna bussò”, “In alto mare”.

Nell’83 Lavezzi comincia a produrre Fiorella Mannoia, realizzando gli album “Premiatissima”, “Momento delicato”, i due che portano il nome dell’artista, “Fiorella Mannoia”; firmando brani come “Torneranno gli angeli”, “L’aiuola”, “Momento delicato”, “Quand’eri tu la musica”, “Nell’etereo mondo dei fiordalisi”, “Basta innamorarsi ancora di te”; e producendo i successi “Come si cambia” e “Quello che le donne non dicono”.

In quegli anni produce anche Anna Oxa e i suoi album “Per sognare, per cantare, per ballare”, “La mia corsa”, “Oxa”, “È tutto un attimo”; scrivendo i successi “Non scendo”, “Eclissi totale”, “EÈ tutto un attimo”

Tra il 1986 e il 1991 realizza la produzione degli album di Loretta Goggi “C’è poesia”, “C’è poesia due”, “Donna io donna tu”, “Punti di vista” e “Si faran… Canzoni”, in cui appaiono molte canzoni scritte da Lavezzi (tra queste, “Signora”, che vede Loretta duettare con Mario).

Nel 1989 firma con Mogol due tra le canzoni più popolari di questi ultimi anni: “Vita”, per il progetto DallaMorandi, e “Varietà”, per Gianni Morandi. Dopo il successo ottenuto con “Vita” Lavezzi sente la necessità di registrare un disco in cui ospitare tutti quegli artisti con i quali aveva collaborato. Nasce, così nel ’91, il progetto “Voci”, che sarà il primo di una serie di tre album realizzati con il medesimo concetto. Al primo album (pubblicato dalla Dischi Ricordi in collaborazione con la Fonit Cetra) collaborano Lucio Dalla, Raf, Riccardo Cocciante, Ornella Vanoni, Mango, Gianni Bella. L’idea ottiene un notevole successo (130 mila copie vendute).

Nel ‘93 è la volta di “Voci 2”, con Biagio Antonacci, Luca Carboni, Mango, Laura Valente, Paolo Belli, Alessandro Bono, Cristiano De Andrè e Giulia Fasolino; e, nel ’97, di “Voci e chitarre”, che ospita alcuni tra I più virtuosi chitarristi internazionali come Steve Lukather, Frank Gambale e Lee Ritenour.

In quel periodo inizia la collaborazione con Ornella Vanoni, per la quale produce “Stella nascente”(‘92), Sheherazade”(’95), “Un panino, una birra e poi..” (2001), “E poi.. la tua bocca da baciare” (2001), “Noi le donne noi” (2003), “Una bellissima ragazza” (2007); oltre ai recenti “Più di me” (2008) – che contiene alcuni classici del repertorio di Ornella cantati con Baglioni, Jovanotti, Dalla, Morandi, Giusi Ferrero, Carmen Consoli e i Pooh – e “Più di te” (2009) contenente altri duetti con Pino Daniele, Ron; e, nel 2013, “Meticci” (assumendo anche la direzione musicale dello spettacolo teatrale di successo “Un filo di trucco e un filo di tacco”).

Nel 2002 compone quattro canzoni per l’album “L’amore ci cambia la vita” di Gianni Morandi (tra cui “Una vita normale”, che è stata sigla del programma televisivo “Uno di noi”). Nel 2005 Lavezzi pubblica l’album “Passionalità”, che contiene l’inedito omonimo, scritto con Maurizio Costanzo; dodici canzoni edite cantate in duetto con Loredana Bertè, Anna Oxa, Ornella Vanoni, Marcella Bella, Ivana Spagna, Fiorella Mannoia, Fausto Leali.

Nel 2007 Lavezzi fonda la nuova etichetta Nuove Arti; ha prodotto le compilation della trasmissione “Amici di Maria”, “Bianco e blu” (Federico Angelucci, Karima Ammar) , “Ti brucia”(Marco Carta) e “Scialla” (Alessandra Amoroso), “Sfida” (Emma Marrone); produzioni che hanno riscosso un enorme successo.

Nel 2009, per i 40 anni di carriera…

Mario scrive con Mogol “Biancaneve” per Alexia; la canzone partecipa al Festival di Sanremo (l’artista ha voluto Lavezzi al suo fianco come special guest); inoltre, viene inclusa nell’album “A più voci”, che raccoglie tutti i duetti che Lavezzi ha realizzato nei progetti “Voci”.

Tra il 2008 e il 2012 Mario Lavezzi gira l’Italia nel tour di Teo Teocoli; 150 date per un’avventura comunicata in occasione del rilancio del Teatro Derby di Milano. Uno degli indicatori del successo di questo spettacolo è il record d’incasso dei teatri nazionali raggiunto agli Arcimboldi di Milano la notte di Capodanno del 2010.

Nel 2011 Lavezzi realizza l’album “L’amore è quando c’è” (Universal Music); contiene dodici brani inediti scelti tra quelli che Lavezzi ha voluto tenere per sé, con alcuni di questi che raccontano il sofferto periodo di separazione dalla moglie Mimosa, con la quale si è poi fortunatamente ricongiunto.

Dal 2015 – con il contributo della SIAE e in collaborazione con il MIUR, Comune di Milano, Corriere della Sera ViviMilano e RTL102.5 – Lavezzi è promotore del concorso “Campusband – Musica&Matematica”, dedicato ai cantautori, interpreti e gruppi musicali che si formano all’interno delle scuole superiori ed università (www.campusband.it).

Nel dicembre del 2016 Lavezzi riceve l’Ambrogino d’oro, la massima onorificenza che il Comune di Milano assegna ai cittadini distinti nella loro attività professionale.

Un anno fa Lavezzi ha prodotto il triplo album di Ornella Vanoni “Un pugno di stelle”; cofanetto che comprende la maggior parte delle canzoni che hanno fatto la storia musicale dell’artista e il successo di Sanremo “Bisogna imparare ad amarsi”.

Il 25 ottobre 2019 esce “…e la vita bussò” (Nar International/Artist First), cofanetto celebrativo dei 50 anni di carriera che raccoglie 58 brani in versione originale, scritti, prodotti e interpretati da Lavezzi durante il suo percorso artistico.

Mario Lavezzi da anni è anche impegnato nella difesa del diritto d’autore; in tal senso ricopre vari incarichi all’interno degli organi amministrativi della SIAE, compresa la carica di Presidente della Commissione Musica.

— Onda Musicale

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