Scritto da Paola Pallottino e musicato da Gianfranca Montedoro nel 1974, è disponibile in vinile dal 31 luglio.
Le 12 canzoni di “Donnacirco” sono reinterpretate da altrettante voci femminili della scena indipendente italiana. Ecco le musiciste coinvolte: Alice Albertazzi; Enza Amato; Angela Baraldi; Francesca Bono; Vittoria Burattini (dei Massimo Volume); Meike Clarelli; Eva Geatti; NicoNote (Nicoletta Magalotti); Marcella Riccardi; Valeria Sturba; Suz (Susanna La Polla De Giovanni) e Una (Marzia Stano).
L’etichetta discografica BASF Fare stampò il disco nel 1974; tuttavia all’epoca non fu mai distribuito. “Donnacirco” (uscito in digitale per La Tempesta Dischi lo scorso 19 maggio) fu il primo concept album ad analizzare, attraverso la metafora del circo, una serie di aspetti della vita delle donne negli anni Settanta. Affrontava importanti temi sociali quali l’aborto, il femminicidio e le diseguaglianze di genere.
La grande attualità di questi temi ha spinto le dodici artiste a riprendere in mano il disco e reinterpretarlo in un nuovissimo album il cui titolo ora è divenuto un’unica parola, “Donnacirco” (La Tempesta Dischi).
Ezra Capogna ha prodotto e arrangiato il disco al No.Mad Studio di Torino con la collaborazione di una band composta da Chiara Antonozzi (basso), Irene Elena (chitarra) e da Vittoria Burattini (batteria, oltre che voce di “Trenta Coltelli”).. Inoltre, “Donnacirco” si arricchisce di tre featuring: Laura Agnusdei (sax in “A dodici metri“), Sara Ardizzoni (chitarra in “Trenta coltelli“) e Marcella Menozzi (chitarra in “La grande parata“).
Un crowdfunding lanciato nel gennaio del 2019 su Produzionidalbasso.com ha reso possibile la realizzazione di “Donnacirco”; ma anche grazie al sostegno della Regione Emilia-Romagna e alla collaborazione con l’etichetta La Tempesta Dischi.
Questa la track-list di “Donnacirco”: “Donnacirco”, “A cuore aperto”, “A dodici metri”, “I due giocolieri”, “La cavallerizza”, “Trenta coltelli”, “Gli elefanti sono tanti”, “La tigre del bengala”, “Ma per fortuna al circo c’è la banda”, “Che pazzi i pagliacci”, “Lo scontorsionista” e “La grande parata”.
Qui un articolo su Paola Pallottino, l’autrice dei testi del disco ma anche dei versi di “4/3/1943” di Lucio Dalla.