Roger Waters ha recentemente affermato che ha accettato l’invito a suonare al Desert Trip festival in California perché era tempo di “essere i Pink Floyd per una notte”.
Il celebre bassista aveva già suonato due volte all’evento organizzato dal boss di Coachella, Paul Tollett, portando un set di pezzi classici chiamati sul cartellone “The Best of Pink Floyd”. Ma per il bassista la cosa sorprendente è stato vedere gli Who sul cartellone.
“È stato veramente figo. È stato un onore per me essere incluso. Avevo già suonato a Coachella nel 2008 e, già da allora– dichiara Waters – Paul mi aveva detto ‘dovresti tornare’, ma un festival in primavera non mi è sembrata una buona idea”
“L’ho incontrato ancora a Nashville quando ero alle prese con la mia opera e mi ha detto "e se facessimo qualcosa in autunno, un evento unico?" Non me lo sarei mai aspettato”.
Discutendo sui nomi in cartellone il bassista ha commentato “Rolling Stones, Beatles, Pink Floyd, Bob Dylan, Neil Young e, in qualche modo, gli Who si sono uniti all’equazione. Questo è fantastico. Amo gli Who!”.
“Poi ho pensato – prosegue Waters – mi sta chiedendo di essere i Pink Floyd per una notte e quindi mi sono detto perché no?".
Una domanda simile gli era stata posta quando David Gilmour e Nick Mason avevano pubblicato, nel 2014, “The Endless River” e lui aveva risposto “Ho lasciato la band 29 anni fa. Non è fantascienza gente”.
Il 2017, inoltre, vedrà Roger Waters impegnato nel tour americano e, riguardo alla scaletta dei brani, ha dichiarato seccamente: “probabilmente il 75% sarà vecchio materiale ed il 25% sarà nuovo, ma sarà tutto connesso ad un tema generale. Sarà uno show incredibile, ve lo prometto. (rifernedosi al tour americano)”
A questo punto non ci resta altro che attendere il nuovo tour e, possibilmente, anche il nuovo album.
Onda Musicale