Appuntamento con “L’Arpeggiata” venerdì 28 ottobre alla Sala della Società Filarmonica di Trento. Inizio alle ore 20,45.
Monteverdi e dintorni: vale a dire uno dei capitoli musicali più affascinanti della musica europea. Per affrontare questo tema la Filarmonica di Trento, anticipando il 350° anno dalla nascita, ha invitato nella propria sala il gruppo di musicisti più curiosi, dinamici e sorprendenti oggi in attività, L’Arpeggiata. Individuati e guidati da una musicista austriaca per nascita, ma residente ormai da anni in Francia, Christian Pluhar, questo ‘insieme’ raccoglie alcuni dei migliori solisti europei (con la voce o gli strumenti) oggi presenti sulla scena. Impegnati in progetti insoliti, i musici dell’Arpeggiata si mescolano a seconda dei temi affrontati coinvolgendo le persone meglio qualificate provenienti anche da territori differenti come il jazz, il folk, il teatro, la danza. Lo scopo è quello di indagare in maniera profonda ogni pratica esecutiva per restituire il documento musicale nella maniera più viva e storicamente aderente possibile.
E’ il caso, qui, della voce straordinaria di Nuria Rial, del virtuoso di cornetto Doron Sherwin, del contraltista Vincenzo Capezzuto. Fondata nel 2000, L’Arpeggiata si è imposta in tutto il mondo per l’originalità assoluta del suo lavoro sempre coerente con il tema scelto; coerenza che mai dimentica l’elemento spettacolare combinando felicemente gli elementi più diversi come la danza, il canto, lo strumento, il tema colto con la melodia popolare, l’improvvisazione con la lettura rigorosa del testo scritto.
“L’aspetto più ammirabile della musica di Monteverdi è la formidabile diversità di tecniche compositive che gestisce e combina in maniera geniale. In questa registrazione [Teatro d’amore] vogliamo mettere in rilievo la varietà delle sue composizioni profane. La modernità, che lega con un fil rouge le sue opere e che conferisce alla sua musica una dimensione atemporale anche nel XXI secolo, emerge chiaramente, ad esempio, nel suo uso del basso continuo. I jazzisti pensano di aver ‘inventato’ il walking bass negli anni Quaranta, ma in realtà già in Monteverdi si può trovare un uso del basso continuo che si allontana dalle regole dell’ostinato del XVII secolo, un modo unico nel suo genere e ancora oggi di grande modernità”.
Così Christina Pluhar introduce il suo progetto musicale Teatro d’amore, che unisce con naturalezza la musica barocca a quella popolare, il repertorio sacro a quello profano, il genere strumentale a quello della canzone. Ancora oggi le composizioni scaturite dalla penna di Claudio Monteverdi (1567-1643) conservano un incredibile potere espressivo, in grado di ritrarre la varietà delle passioni dell’animo umano e combinare suggestivamente musica e poesia.
Un aspetto riconosciuto già dai suoi contemporanei, come testimonia l’elogio al Divino Claudio di Bellerofonte Castaldi (1638): “Io dico il gentil Claudio Monteverde / Nel cui compor perfetto il stil Drammatico / La musica ubbidisce alle parole / Però nel invention ardito e prattico / Nobile vario e bello e sempre verde / Si mostra e senza pari sotto il sole”. Un verso che ricalca in qualche modo l’idea che sta alla base degli Scherzi musicali (1607) e di altre opere quali i Madrigali e le Canzonette, in cui si prescrive che “l’orazione sia padrona dell’armonia e non serva”.
Un teatro d’amore, del suono e della parola, per una musica che“con tal varietà, che n’innamora / Non sol la terra, e’l ciel, ma ancor l’Inferno”.
Nuria Rial, soprano
Vincenzo Capezzuto, contralto
Doron Sherwin, cornetto
Veronika Skuplik, violino
Marcello Vitale, chitarra battente & chitarra barocca
David Mayoral, percussioni
Boris Schmidt, contrabbasso
Francesco Turrisi, clavicembalo & organo positivo
Haru Kitamika, clavicembalo & organo positivo
Anna Dego, teatrodanza
Teatro d’amore
C. Monteverdi
(1567-1643)
Toccata
Quel sguardo sdegnosetto
M. Cazzati
Ciaccona
C. Monteverdi
Damigella, tutta bella
Improvvisazione
Tarantella Napoletana
Tradizionale
Pizzicarella mia
Improvvisazione
La Dia spagnola
C. Monteverdi
Si dolce e’l tormento
Tradizionale
La Carpinese
Improvvisazione
Canario
Tarantella a Maria di Nardo
G. Kapsberger
Toccata L’Arpeggiata
G. Legrenzi
Lumi, potete piangere
C. Monteverdi
Lamento della Ninfa
Chiome d’oro
Tradizionale
Pizzica di San Vito
Silenziu d’amuri
P. Mealli
La Vinciolina
G. F. Sances
Stabat Mater
C. Monteverdi
Laudate Dominum