In primo pianoMusica

Pink Floyd in Italia 1971-2021 – Echi di “Meddle” da Brescia a Pompei

Locandina
50 anni dopo: un evento a Padova per ricordare gli eventi che legarono la band all’Italia.

Nel 1971, una serie di accadimenti, eventi ed appuntamenti legano saldamente i Pink Floyd all’Italia. Oppure: i Pink Floyd conquistano definitivamente il pubblico italiano.

La serie comincia a gennaio

Uscito in Gran Bretagna  ad ottobre ’70, l’album “Atom Heart Mother” entra nella top 10 nazionale. Sarà tanto amato nel Bel Paese che nel 1975 un estratto della suite finisce nel “carosello” dell’Acqua Fiuggi! In particolare, la sezione di organo e violoncello di “Breast Milky”, secondo movimento della suite, esalta l’elisir di giovinezza dell’acqua che fa sembrare due fratelli un padre e un figlio…

Presidente del Consiglio è Emilio Colombo

… a capo di una coalizione DC-PSI-PSDI-PRI; ma per fortuna e finalmente in primavera la EMI Italiana pubblica per la prima volta tre dischi del recente passato della band: “The Piper at the Gates of Dawn”, “A Saucerful of Secrets” e “Ummagumma”.

Il primo dei tre reca una cover diversa dall’edizione originale curata da Vic Singh; sulla copertina italiana c’è una fotografia della band immortalata davanti ai Kew Gardens di Londra. Ma nel quartetto raffigurato c’è David Gilmour e non Syd Barrett! Un falso storico, perché Gilmour non faceva parte della band che aveva inciso l’album uscito nel 1967, in buona parte opera di Barrett. Grazie alla copertina differente, l’edizione italiana di “Piper” diventa particolarmente ricercata dai collezionisti.

Ciao 2001

All’inizio degli anni Settanta in Italia l’informazione rock è assicurata da pochissime testate. C’era Qui Giovani ma c’era soprattutto Ciao 2001. Il 19 e 20 giugno ‘71 la rivista Ciao 2001 organizza due concerti dei Pink Floyd a Brescia e a Roma.

Foto tratta dal libro “Pink Floyd a Brescia. Il concerto”

Inizialmente previsto a Milano, poi spostato a Bologna, infine approdato a Brescia, il concerto si svolge il 19 giugno nel circolare Palazzetto EIB. Il recente libro Pink Floyd a Brescia. Il concerto” di Mirko Boroni celebra quello straordinario evento.

Il giorno dopo a Roma, è il PalaEUR ad ospitare i Pink Floyd.

Live at Pompeii

La spaventosa eruzione del Vesuvio del 79 d.C. aveva sepolto la città di Pompei con tutta la sua storia e le sue vestigia. Ma gli echi dei gladiatori e delle fiere filtravano la spessa coltre di cenere e lapilli che aveva colmato l’Anfiteatro Romano. Quegli echi reclamavano pace, reclamavano musica. Gli echi giungono al regista Adrian Maben: dal 4 al 7 ottobre 1971 riprende la band in un concerto senza pubblico nell’Anfiteatro Romano di Pompei. Quelle riprese diventano un film: “Pink Floyd Live at Pompeii”. Che assurge nel tempo ad autentico cult-movie. Anche grazie all’epica suite “Echoes”, divisa in due parti che aprono e chiudono la pellicola. Tutta intera, invece, la suite “Echoes” occupa l’intero lato B dell’album “Meddle” che a novembre arriva nei negozi italiani, sesto album dei Pink Floyd e primo ad uscire in Italia in contemporanea con la Gran Bretagna. È il segno che il legame dei Pink Floyd con l’Italia e degli italiani con i Pink Floyd è ormai consolidato.

Pink Floyd in Italia 1971-2021 – Echi di “Meddle” da Brescia a Pompei

Per celebrare quegli accadimenti, eventi ed appuntamenti epocali a 50 anni di distanza si sono costituiti i Pink Brothers. No, non una tribute band, bensì un nugolo di appassionati cultori dell’opera pinkfloydiana: Stefano Bertazzolo, Andrea Borsotti, Nino Gatti, Marco Masoni, Marzio Neodo, Stefano Tarquini, Riccardo Verani e Fabrizio Villa.
Sabato 6 novembre 2021, tra le 16 e le 19, nella Multisala Pio X / Cinema Teatro MPX di Padova (via Bonporti 22), celebreranno quello straordinario 1971 italiano dei Pink Floyd. Il titolo dell’evento è “Pink Floyd in Italia 1971-2021 – Echi di ‘Meddle’ da Brescia a Pompei”.

Ci saranno racconti particolareggiati e gustosi aneddoti, prezioso materiale storico, dischi rari, proiezioni di foto e video d’archivio, presentazioni di libri e altre sorprese; si potranno ascoltare le testimonianze di chi mezzo secolo fa ha vissuto quegli incredibili eventi. Interverrà Mirko Boroni, autore del libro “Pink Floyd a Brescia. Il concerto”.

“Pink Floyd Live in Brescia”, il nastro

Il momento clou dell’evento sarà riservato all’ascolto, in anteprima mondiale, di un inedito ed eccellente nastro audio stereofonico del concerto di Brescia del 19 giugno 1971, oltre ai vividi ricordi di Renzo Storti, autore di quella storica registrazione. Un documento sonoro che si preannuncia straordinario; testimonianza di un concerto incredibile e di un periodo di eccezionale creatività della band di Roger Waters, David Gilmour, Richard Wright e Nick Mason.

È da sottolineare che i Pink Floyd non hanno mai pubblicato un live di quel periodo; dunque, l’appuntamento a Padova con l’ascolto del nastro di Brescia “ritrovato” è particolarmente ghiotto.
A causa delle restrizioni ministeriali legate al Covid, l’ingresso in sala sarà limitato, nominale e riservato ai possessori di Green Pass. È dunque, vivamente consigliata la prenotazione seguendo la pagina Facebook dedicata all’evento.

— Onda Musicale

Tags: Pink Floyd, Adrian Maben, Pompei
Sponsorizzato
Leggi anche
Jamila: il nuovo singolo della cantautrice italo-algerina è “Storia”
Liam Gallagher: l’ex Oasis annuncia il nuovo disco e un mega concerto