I Wilco hanno condiviso le cover di due canzoni dei Beatles, “Don’t Let Me Down” e “Dig a Pony”, entrambe originariamente dalle sessioni per il loro album del 1970 Let it Be.
Le cover vengono rilasciate come parte della campagna [RE]DISCOVER di Amazon Music per celebrare la ristampa di Let it Be, uscita all’inizio di questo mese.
I Wilco sono un gruppo rock statunitense formato a Chicago nel 1994 dal musicista e compositore Jeff Tweedy dopo lo scioglimento della sua band precedente, gli Uncle Tupelo. Mentre agli inizi si rifacevano allo stile musicale degli Uncle Tupelo (una reinterpretazione contemporanea e in chiave rock del country e del folk, ribattezzata dalla critica alternative country), oggi i Wilco sono famosi per il loro stile eclettico, sperimentale e vicino all’alternative rock.
I componenti attuali del gruppo sono il bassista John Stirratt, il chitarrista Nels Cline, il batterista Glenn Kotche, il polistrumentista Pat Sansone e il pianista Mikael Jorgensen. La band ha pubblicato nove album in studio, due album live, e due album tributo al musicista folk americano Woody Guthrie in collaborazione con il musicista inglese Billy Bragg. Il loro quinto album in studio A Ghost Is Born ha vinto due Grammy Awards come Miglior Album di Musica Alternativa e come Miglior Recording Package nel 2005.
Nels Cline, il chitarrista solista dei Wilco, afferma in un comunicato stampa:
Che piacere riunirsi in The Loft e testare due canzoni di quella fantastica band underground dei Beatles! Li invidio!»
I Beatles registrarono centinaia di ore di musica durante le lunghe e faticose sessioni del gennaio 1969
Il gruppo ha rifiutato due prime versioni dell’album e Lennon ha finalmente dato i nastri al produttore di “Wall of Sound” Phil Spector, che ha revisionato dal punto di vista sonoro – alcuni dicono sbranato dal punto di vista sonoro – l’intera cosa, aggiungendo un’orchestra e/o un coro a diverse canzoni (quindi la lettera legale di McCartney).
Anche se in realtà non è stato l’ultimo album dei Beatles ad essere registrato – i lavori sono iniziati su “Abbey Road” diverse settimane dopo – è stato l’ultimo ad essere pubblicato.
Cofanetto di 6 CD ma anche il documentario di sei ore “Get Back” (in onda su Disney+) e un libro da tavolino che include centinaia di foto e trascrizioni di ogni dialogo apparentemente interessante dalle bobine del film (c’è un diverso, esaurientemente dettagliato libro con copertina rigida che accompagna questo cofanetto).
Pertanto, è sorprendente che tra quei sei dischi, solo due e mezzo contengano materiale veramente inedito, insieme a versioni rimasterizzate e Blu-ray dell’album originale, nonché alla prima delle due precedenti versioni rifiutate ( che circola da decenni su bootleg).
(fonte videomuzic)