Il progetto “Vero x Vero” nasce durante il primo lockdown, dall’idea di Santo di creare un team con cui intraprendere un percorso artistico ed imprenditoriale, includendo i suoi amici più fidati.
Stone, in origine produttore e musicista, proprio grazie a questo progetto ha dato inizio alla sua carriera da cantautore. Insieme, Santo e Stone hanno dato il via con il singolo di esordio “Ciricado“.
Nonostante il periodo non fosse dei più favorevoli, presso il Massive Arts Studio di Milano, Santo e Stone iniziano a comprendere il loro valore musicale e le loro potenzialità. Arrivano ad evolvere alcune produzioni da digitali ad acustiche. Abbinano testi ricchi di contenuto che volgono a lasciare all’ascoltatore una interpretazione personale della vita e delle cose.
La sintonia e il legame danno modo a Santo e Stone di conoscersi meglio, sviluppando idee musicali più mirate, con l’aiuto di diversi collaboratori come:
- Davide Furegato, in qualità di videomaker;
- Riccardo Favatà, che si occupa della direzione artistica e in questo contesto delle grafiche del primo album, “Cronico”, e
- Matteo Pampaloni come fotografo.
Il progetto Vero per Vero
Francesco, membro del team, spiega così il progetto che lo vede partecipe insieme a Santo e Stone:
«Sono tre parole, un simbolo e una ripetizione, VERO. Perché tra amici, vero deve essere lo sguardo, vero deve essere ciò che viene detto, vero deve essere il pensiero. È una virtù , un modo di vivere, dove se chiedi una mano ti viene allungato tutto un braccio, e non esiste cosa più bella al mondo.»
Il singolo “Ciricado”
Il singolo “Ciricado” è un brano essenzialmente dance. Frutto di sperimentazione nata dalla ricerca di una sonorità che ha come punto cardine l’intento di far ballare le persone all’ascolto della traccia.
Il testo è collegato alla tematica che fa da filo conduttore di ogni traccia dell’album, ossia il mancato controllo del destino (qui rappresentato da una pallina), e la nostra vita in sé, raffigurata da una roulette, sulla quale le persone stanno puntando. La verità è che nessuno di noi è a conoscenza del proprio futuro e questa condizione porta le persone a rischiare spesso tutto, provando a vincere sfide quotidiane nel lavoro e nella vita di tutti i giorni.

BIO SANTO
Davide Sanfratello, in arte Santo, classe ’98 di Torino. Fin dalle scuole superiori inizia a scrivere e registrare brani influenzato dalle correnti underground rap dell’epoca, tutto questo sotto il nome di Sanguefreddo.
Comincia di conseguenza a frequentare il panorama musicale partecipando a contest torinesi insieme ad altri artisti emergenti sfidandosi in Battle Freestyle di svariati generi. È proprio nell’ambito musicale che conosce Blow. Ai tempi era questo il nome d’arte di Federico Dipasquale, giovane produttore, con cui inizialmente ha un rapporto b2b strofa-strumentale.
L’amicizia cresce sempre di più e Santo nota nel produttore una buona dote nella scrittura dei testi, da qui la proposta di un primo feat. Proprio all’inizio della pandemia di Covid, i due fanno uscire il primo singolo da indipendenti, intitolato “Eleganza Italiana”. Sempre nello stesso anno seguiranno altre uscite come “Vivere al Limite”, “Tra le mani” e “Ti penso”.
Già dai primi testi si nota il feeling tra i due, che passo dopo passo realizzano il loro primo joint album, intitolato “Cronico”.
BIO STONE
Federico Dipasquale, questo è il nome d’arte di Stone, classe ‘97. Grazie al padre impara a suonare la batteria fin da piccolo, per poi avvicinarsi alla musica elettronica. Da qui inizierà a suonare in alcuni locali torinesi e a frequentare l’AID (Accademia Italiana Dj’s) dove otterrà un attestato nella sottocategoria di Mix & Mastering.
Comincia così la sua carriera da produttore, che varia dalla Tech-House, all’Hip Hop. È proprio grazie a quest’ultimo genere che l’artista conosce Sanguefreddo (attualmente Santo). I due da subito si trovano in perfetta sincronia, sia personale che artistica, iniziando a collaborare. Vedendo Santo al microfono, Stone prova a dilettarsi nella scrittura dei testi, ed è proprio il primo a fargli notare di avere una buona capacità nella metrica. Così, dalle loro prime collaborazioni, arrivano a registrare negli studi di Massive Arts Studio di Milano, frequentati da molteplici artisti affermati nella scena musicale italiana, per collaborare al loro primissimo joint album, “Cronico”.