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Mike Portnoy: avevo bisogno di esplorare cose nuove per sentirmi felice e realizzato

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Il nome del batterista Mike Portnoy, nato a Long Beach il 20 aprile del 1967, rimarrà sempre legato a quello dei Dream Theater, la band che lui stesso ha contribuito a fondare negli anni ’80.

Nel 2010 il batterista collabora con gli Avenged Sevenfold per il loro album Nightmare in sostituzione del loro batterista, The Rev, morto per infarto.

Sempre lo stesso anno Portnoy ha lasciato i Dream Theater anche se poi ha provato a tornare nel gruppo senza successo, oggi è sostituito da Mike Mangini.

In una recente intervista con Josh Rundquist (in arte That Drummer Guy), Portnoy ha chiarito le motivazioni che lo hanno fatto ad abbandonare i Dream Theater nel 2010:

“Ho sentito il bisogno di fare quello che ho fatto perché non potevo vivere chiedendomi ‘Come sarebbe stato se …?’ Non volevo rimpiangere ciò che sarebbe potuto succedere solo perché ero troppo spaventato per tentare il salto nel buio. Così ho dovuto farlo” – ha dichiarato il batterista.

“E credetemi, tutti ne sono rimasti scioccati e feriti, ma nessuno ne è rimasto più ferito di me. È stata la decisione più difficile che abbia mai preso, ma sono stati 25 anni di sangue, sudore e lacrime. Per 25 anni ho vissuto 24 ore su 24, 7 giorni su 7 per quella band e per i miei fan”.

“Quindi non è stato come abbandonare una nave dopo qualche settimana, sono stati 25 anni – il triplo di quanto siano durate le carriere di Beatles e Led Zeppelin. Moltissimo tempo, quindi, e ci sarà per sempre un’eredità di ciò che ho creato nei Dream Theater e ci saranno per sempre dei fan che lo apprezzeranno. Ma avevo bisogno di esplorare cose nuove per sentirmi felice e realizzato” – ha proseguito Portnoy.

Ho sempre seguito il mio cuore. Non ho mai seguito né il portafogli né la testa. La mia testa probabilmente mi avrebbe detto: ‘Be’, la cosa più razionale da fare è restare a bordo fino alla fine dei tuoi giorni, essere a posto economicamente e avere il tuo pubblico. Puoi suonare negli stessi posti per il resto della tua vita’. Era la strada più sicura. Ma avevo bisogno di seguire il mio cuore e non l’ho fatto solo sei anni fa. Tutte le mie decisioni le ho prese inseguendo ciò che mi faceva felice. Se non sei felice, non vale la pena fare nulla” – conclude l’artista.

Naturalmente Portnoy non ha mai smesso di suonare e la sua presenza negli album di band come Transatlantic, Winery Dogs, Adrenaline Mob ed altre ancora ne è un perfetto esempio.

 

Link:

Ascolta qui l’intervista a Mike Portnoy in inglese

 

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— Onda Musicale

Tags: The Beatles/Led Zeppelin/Dream Theater/Mike Portnoy/Avenged Sevenfold
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