Musica

Paul McCartney, gli attriti con George Harrison e la fine (annunciata) dei Beatles

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Se The Beatles: Get Back ha dimostrato qualcosa sull’ultimo periodo dei Beatles, è che gli argomenti che occupavano le sessioni ruotavano (in gran parte) attorno a Paul McCartney e a George Harrison.

Sebbene anche la presenza passiva di John Lennon durante il progetto sia stata vista negativamente, è stato il conflitto tra lo stile di leadership (forse prepotente) di McCartney e il desiderio di Harrison di avere una maggiore libertà creativa che hanno causato un forte attrito nei Beatles. Uno dei momenti più cruciali è arrivato quando la band stava cercando di capire l’arrangiamento di “Two of Us“. McCartney stava tentando di spiegare che tipo di parte di chitarra voleva che Harrison suonasse, spiegando che avevano bisogno di scartare la canzone perché era diventata “troppo complicata“.

Harrison ha risposto che non era complicata e alla fine ha detto a McCartney che avrebbe suonato quello che voleva, o che non avrebbe suonato affatto. L’episodio non appare particolarmente “duro” ma segna, inevitabilmente, quello che sembra essere il percorso di sfaldamento intrapreso dai Fab Four. E’ il segnale che fra Paul e George c’è un sentimento di esasperazione. Non si sopportano più.

Non è sempre stato così

All’inizio della loro carriera, c’è stato un periodo in cui ad Harrison è stato dato ampio spazio per esprimersi e mettere in scena le proprie composizioni (pur mantenendo sempre la sua natura accomodante) in modo da consentire a McCartney di eseguire un assolo di chitarra (rocordiamo che lui era il bassosta della band). Come per contrastare direttamente l’amarezza e la stanchezza che sono arrivate come parte di “Two of Us“, l’arrangiamento e la registrazione di “Taxman” da Revolver è quasi un completo inverso della situazione.

Secondo l’ingegnere Geoff Emerick, la partecipazione di McCartney all’assolo della canzone è scaturita da un atteggiamento di “superiorità” nei confronti di Harrison, ritenuto “non all’altezza” come cantautore. Un pò come succedeva con Ringo.

Ecco le parole di Emerick nel suo libro “Here, There, and Everywhere

Dopo tutto, questa era una canzone di Harrison e quindi nessuno era disposto a dedicargli molto tempo. Harrison aveva impiegato alcune ore per cercare di capire l’assolo relativamente breve, ma non ne era uscito nulla di soddisfacente. Fu allora che il produttore George Martin suggerì a McCartney di provarlo. Potevo vedere dall’espressione sul viso di Harrison che non gli piaceva l’idea, ma la ha accettata con riluttanza ed è scomparso per un paio d’ore. Inizialmente Harrison era visibilmente infastidito ma poi ha detto “Mi ha fatto piacere che (Paul) interpretasse quel pezzo in ‘Taxman’.

Gli scrittore Chris Ingram e Walter Everett affermano tuttavia che Harrison era felice di lasciare che McCartney si occupasse dell’assolo, contrastando l’analisi di risentimento espressa da Geoff Emerick.

La canzone è decisamente considerata come il momento in cui Harrison cerca e trova la sua nicchia di cantautore. Un uomo che certamente la pensava così era John Lennon, che ha anche contribuito al completamento del brano.

Ecco le sue parole, pronunciate durante l’intervista con David Sheff

Ricordo il giorno in cui (George) ha chiamato per chiedere aiuto su ‘Taxman’, una delle sue prime canzoni. Ho aggiunto alcune battute perché è quello che lui mi avava chiesto. È venuto da me perché non poteva andare da Paul in quanto lui non lo avrebbe aiutato. Non in quel periodo. Io non volevo farlo ma ho accettato. La maggior parte delle canzoni dei Beatles erano mie e di Paul e lui si sentiva escluso perche non era un cantautore. Almeno non lo era ancora.”

Alla fine Geoerge Harrison ha accettato la parte di chitarra di McCartney per trasformare la canzone in quella che conosciamo oggi. E’ comunque uno dei primi momenti in cui McCartney interferisce direttamente con i metodi di lavoro di Harrison. Tuttavia, pur riconoscendo che ha funzionato con “Taxman”, i buoni sentimenti non sarebbero durati ancora per molto.

Revolver

Taxman è pubblicata in “Revolver” (del 1966) ed una canzone accreditata a George Harrison. Il testo del brano è un sarcastico attacco al fisco e alle alte sfere del governo britannico di quegli anni. Revolver è il disco in cui Harrison inizia a mettersi più in luce, non solo componendo tre pezzi del disco, ma anche ricevendo l’onore del brano d’apertura. La canzone inizia con un colpo di tosse sul quale si sovrappongono il basso pulsante di Paul McCartney e la chitarra di George Harrison.

— Onda Musicale

Tags: John Lennon/Ringo Starr/Paul McCartney/George Harrison/Revolver
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