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“Ladies and Gentlemen, Once Again… The Doors!”

The Doors

Siamo nel 1970, I Doors, ancora incerti sul da farsi per il loro futuro, decidono di rimettersi in moto.

Allestiscono una sala d’incisione nel loro quartier generale al numero 8512 di Santa Monica Boulevard, a West Hollywood, con un registratore moderno ad otto piste, il tecnico del suono Bruce Botnik (il produttore storico, Paul A. Rotschild, li ha letteralmente mollati) ed alcune poesie scritte da Jim, il quale sentenzia che il disco sul quale stanno lavorando sarà, finalmente, “nostro, nel bene o nel male”.

Il sound di Ray Manzarek (tastiere), i riff di Robby Krieger (chitarra) e le percussioni di John Densmore (batteria) si amalgamano alla perfezione con la voce affascinante di Jim Morrison, con il suo linguaggio oscuro e intenso da poeta. La band riuscì a creare uno degli album più potenti ed immaginifici nella storia del rock.

Il disco uscì il 19 aprile del 1971, si intitolò L.A. Woman e sancì il ritorno dei Doors al  rock-blues piuttosto ritmato, diretto e travolgente degli esordi, che regala quel senso tragico ed ispirato tipico della loro musica lisergica ed assoluta. Si rivelerà purtroppo anche l’album-testamento artistico del Re Lucertola perché sarà l’ultimo con Jim Morrison come frontman.

La critica lo esalta come uno dei loro migliori album di sempre. Jim lo definisce semplicemente: «This is blues» e in una delle sue ultime interviste, usa parole che sembrano essere un commiato definitivo.

Non sono pazzo, mi interessa la libertà. Buona fortuna.

(Jim Morrison)

Difatti, il leader dei Doors lasciò il mixaggio del disco nelle mani dei suoi compagni perché in procinto di volare a Parigi con la sua Pamela Courson per dedicarsi solamente ai suoi versi, alla sua poesia. Durante la sua permanenza in Francia, Jim telefona a Los Angeles, allo studio dei Doors e gli risponde John Densmore.

Si confessa sorpreso e orgoglioso per il successo e l’apprezzamento ottenuto dall’album: “Se alla gente piace questo aspetta che sentano cosa ho in mente per il prossimo”, aggiunge. Sappiamo che non ci fu seguito a quell’intezione perché questa fu l’ultima volta che qualcuno della band sentì Jim prima della sua morte.

Oggi celebriamo la rinascita di questo meraviglioso album per l’anniversario della sua uscita: “L.A. Woman: 50th Anniversary Deluxe Edition“, prodotto da Rhino Records, uscito il 3 dicembre scorso. Ritroviamo, nella demo originale recentemente scoperta su una bobina di nastro non contrassegnata e ritenuta persa da molto tempo, l’atmosfera della canzone definitiva “Riders on the Storm”, il momento forse più mistico dei Doors.

Il leggendario tuono inziale che culmina sette minuti dopo con un temporale scrosciante suggerito da Jim come a voler simboleggiare un’epoca che sta finendo, gli ideali della controcultura hippy, il Peace and Love degli anni sessanta spenti per sempre dalla crudezza degli anni settanta, fatti di violenze e respressioni, dall’entusiamo di Woodstock si passò ad una sorta di depressione generazionale condita da abuso di droghe pesanti, un’apatia che sfocerà in avidità nei decenni seguenti.

L’album ci permette di riassaporare anche l’impeto di “The Changeling”, il ritmo cadenzato di “Love Her Madly”, l’allegorico viaggio on the road di “L.A. Woman”, che richiama gli ultimi mesi a Los Angeles di Jim, quando vive allo Chateau Marmont  vagando di notte in preda ai fumi dell’alcool tra Sunset Boulevard, Santa Monica e Venice Beach e i suoi bar preferiti inneggiando alla donna-città tanto celebrata. Indimenticabile quando nel bridge della canzone ripete assiduamente l’anagramma del suo cognome, Mr Mojo Risin. Nel nuovo disco e’ inclusa anche una prima demo di “Hyacinth House” registrata da Robby Krieger due anni prima.

Il Box Set è composto da tre CD e un LP più due dischi extra, con due ore di sessioni inedite e un mix stereo dell’album su vinile 180 grammi. In un’intervista alla rivista americana Complex, il tastierista Ray Manzarek commentò l’inaspettato ritrovamento.

Queste le sue parole:

Mi ero completamente dimenticato di questo brano, non sapevo neanche che ne esistesse una registrazione. È stata una sorpresa per tutti noi – ha proseguito – quando il nostro produttore, Bruce Botnik, mentre stava frugando nelle tracce di L.A. Woman ha esclamato “Hey! Ho trovato una nuova canzone!”

Insomma un album letteralmente eterno ed in continuo evoluzione a distanza di decenni, a voler dimostrare quanto i Doors abbiano influenzato ed ancora lo facciano, la storia della musica e della cultura rock. Dal fondo si alzò il vento del deserto, avevamo sentito il suo soffio, fiumi torrenziali lo percorsero, la terra fu mossa da un brivido, eravamo i cavalieri della tempesta. Divampò un fuoco purificatore ed era a quel fuoco, a quell’ incedere lussurioso delle fiamme che la fantasia si destava piena d’ardore; intorno ad esse si danza, esiste un’unione naturale, lo spirito si libera. Tornammo sul palco, ma sapevamo di essere saliti sull’arca degli esploratori, dell’arte, dell’immortalità, pronti a trascendere il nostro tempo con epocale disinvoltura.

Gli schiocchi delle bacchette segnarono l’inizio, il resto era tutto da scrivere, da decidere. Una voce profonda e di natura intonata si faceva inseguire dalle corde della chitarra, dai tasti, dalla batteria, le luci lo cercavano pressandolo di continuo.

C’è una storia da creare quando si sale sul palco e lui la interpretava come un attore di un’antica tragedia greca; impeccabile smise il vestito di semplice uomo per indossare quello di simbolo collettivo. Si contorceva, si muoveva e poi si fermava di colpo, ripartiva animato dal senso della musica e dell’eterna bellezza.  

A distanza di 50 anni si potrebbe rifare lo stesso annuncio…

Ladies and Gentlemen, from Los Angeles, California, once again…The Doors!”

Disc One: Original Stereo Mix Remastered

1. “The Changeling”

2. “Love Her Madly”

3. “Been Down So Long”

4. “Cars Hiss By My Window”

5. “L.A. Woman”

6. “L’America”

7. “Hyacinth House”

8. “Crawling King Snake”

9. “The WASP (Texas Radio And The Big Beat)”

10. “Riders On The Storm”

Bonus Tracks

11. “Hyacinth House” – Demo

12. “Riders On The Storm” – Sunset Sound Version – Original Demo

Disc Two: ‘L.A. Woman’ Sessions, Part 1

1. “The Changeling”
2. “Love Her Madly”
3. “Riders On The Storm”
4. “L.A. Woman” (Part 1)

Disc Three: ‘L.A. Woman’ Sessions, Part 2

1. L.A. Woman” (Part 2)
2. “She Smells So Nice”
3. “Rock Me Baby”
4. “Mr. Mojo Risin’”
5. “Baby Please Don’t Go”
6. “L.A. Woman” (Part 3)
7. “Been Down So Long”
8. “Get Out Of My Life Woman”
9. “Crawling King Snake”
10. “The Bastard Son Of Jimmy & Mama Reed (Cars Hiss By My Window)”
11. “Been Down So Long”
12. “Mystery Train”
13. “The WASP (Texas Radio And The Big Beat)”

L.A. WOMAN (ORIGINAL STEREO MIX REMASTERED) -LP Track Listing

Side One

1. “The Changeling”

2. “Love Her Madly”

3. “Been Down So Long”

4. “Cars Hiss By My Window”

5. “L.A. Woman”

Side Two

1. “L’America”

2. “Hyacinth House”

3. “Crawling King Snake”

4. “The WASP (Texas Radio And The Big Beat)”

(articolo scritto da Lorenzo Masotti)

— Onda Musicale

Tags: The Doors, Jim Morrison
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