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La cover della settimana: “Rocket Man” dei Puddle of Mudd

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“She packed my bags last night, pre-flight/Zero hour, nine AM/And I’m gonna be high as a kite by then/I miss the earth so much, I miss my wife/It’s lonely out in space/On such a timeless flight”.

Queste le parole di Rocket Man, uno dei brani più famosi del cantautore britannico Elton John assieme a pezzi del calibro di Your Song, Crocodile Rock e Candle in the Wind (dedicata prima a Marilyn Monroe e poi a Lady Diana). Era il 1972 quando Elton John pubblicò questa canzone, leggenda vuole che venne composta in circa 10 minuti, che parlava di un viaggio nello spazio di un’astronauta che, per questo particolare lavoro, era costretto a stare lontano dall’amata famiglia.

Proprio per questo concept di viaggio nello spazio la canzone venne fortemente criticata da David Bowie perché la considerava una scopiazzatura della sua celeberrima Space Oddity. La canzone, il cui testo è opera del paroliere inglese Bernie Taupin, ha avuto un successo incredibile tanto che le cover non si contano e spaziano da un genere all’altro.

Tra queste vi è quella dei Puddle of Mudd, gruppo post – grunge americano, che la inserirono nel loro album di cover Re:(disc)overed del 2011. Assieme a questa, nell’album sono contenuti anche rifacimenti di pezzi di Neil Young, Rolling Stones, Free, AC/DC ed altri ancora.

La versione del gruppo americano presenta un arrangiamento più rock, inclusi i cori e la trascinante voce di Wesley Scantlin, in cui le chitarre elettiche prendono il posto del pianoforte e dei delicati arpeggi di chitarra acustica. Inoltre viene anche allungata leggermente dato che arriva a sei minuti rispetto ai quasi cinque originali.

Ecco la versione dei Puddle of Mudd

 

— Onda Musicale

Tags: David Bowie/Elton John/Space Oddity/Your Song/Bernie Taupin
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